20th

Marzo

Turco o romano? Questione di gusti

I Romani adoravano andare alla terme. Questione di igiene ma anche di piacere. E così pure gli arabi. Ma i paradisi del benessere occidentali erano, e rimangono, ben diversi da quelli orientali. Il bagno romano è più articolato del cugino turco e prevede come concezione di base che l’abbandonarsi all’otium divenga occasione per rigenerare mente e corpo. L’hammam, invece, è caratterizzato dalla presenza costante del vapore, con una umidità che raggiunge il 90 per cento, e con una successione di diverse temperature: tiepida, calda e fredda. Un itinerario nubiloso fra panche in marmo, rarefatte atmosfere e momenti di relax, mentre tossine e tensioni lasciano spazio alla rinascita. Il tutto completato da esfoliazioni con il guanto ruvido, detersioni con acqua, massaggi, maschere di argilla saponifera e rituali all’henné, per tracciare disegni sul corpo o per tingere i capelli. E tutto rimanendo a Milano.  

VOCE DEL VERBO SCALDARE – La formazione del vapore avviene per il contatto dell’acqua con le superfici dei pavimenti e dei rivestimenti (in marmo o in ceramica) fortemente riscaldate. Vapore che si rivela benefico per la pelle che in questo modo si libera da tutte le sostanze impure. Per sperimentare nuvole e coccole basta approdare all’Hammam della Rosa, dove lui e lei (rigorosamente in percorsi separati) possono godere anche di carezze al sapone di Aleppo, prodotto artigianalmente in Siria da oltre duemila anni e molto apprezzato per le sue proprietà emollienti. Ma innumerevoli sono i trattamenti proposti dalla struttura, che si rivela perfetta anche per un aperitivo (con massaggio o tatuaggio) arabeggiante, un pranzo rilassante e una serata diversa, magari partecipando alle iniziative organizzate dallo staff. Due stanze, la haremlik e la salemlik, ma sotto la stessa cupola, per miss e mister presso il Moresko Hammam Café di via Rubens. Rituali mediorientali da Mille e una notte che contemplano pure il massaggio all’olio di argan, sabunlu massaj (con la schiuma del pregiato sapone di Aleppo), maschera al ghassoul per capelli e abbracci di oli essenziali. Da suggellare con un pranzo o una cena nella sala del diwan oppure con un oriental happy hour presso il Café.

VOCE DEL VERBO OZIARE – Salus et otium: ecco le parole chiave per comprendere l’offerta di Aquae Calidae, bagno romano in via Santa Sofia. Uno spazio sobrio e raffinato in cui concedersi il piacere di momenti tutti per sé fra tepidarium, calidarium e cascate di ghiaccio. Un’oasi ammantata di charme dove le ancelle dispensano trattamenti vellutati a mani, piedi, gambe e schiena. Un piccolo eden dai colori caldi dove celebrare lo star bene in tanti modi diversi, persino organizzando un addio al celibato o al nubilato o uno sparty, ossia un party nella spa. Senza dimenticare il percorso Gustatio del fine settimana (brunch in versione romana) e la Libatio, aperitivo sano e leggero.

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