20th

Settembre

Le avventure del canoista Simone Lunghi sui Navigli milanesi

In 8 giorni Simone Lunghi, atleta della Canottieri San Cristoforo, ha percorso 200 chilometri sui Navigli a bordo di un sup gonfiabile. Ci racconta la sua missione milanese

Nella Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, dal 16 al 22 settembre, Simone Lunghi, 47 anni, atleta e istruttore della Canottieri San Cristoforo di Milano, ha appena concluso una bella impresa: la circumnavigazione della cerchia dei Navigli per un totale di 417 chilometri (200 pagaiando e 214 pedalando). E per i media è già diventato l’angelo dei Navigli. Sabato 8 settembre Lunghi è partito dalla Darsena per la sua avventura “sotto casa”. Simone, infatti, è il primo sportivo ha effettuare la circumnavigazione completa di Milano, ovvero ad aver navigato tutti i canali del sistema dei Navigli: Naviglio Grande, Naviglio di Bereguardo, Canale Villoresi, Naviglio di Paderno, Naviglio della Martesana e Naviglio Pavese.

Non solo sport ma anche scoperta di luoghi unici

L’iniziativa, con il patrocinio del Comune di Milano e di Regione Lombardia, oltre a essere sportiva e a sostegno di una mobilità dolce (ma “Attiva“, dice Lunghi), ha un risvolto culturale: ovvero “Far conoscere il progetto di riapertura dei Navigli milanesi e l’importanza del sistema idrico cittadino e regionale“, hanno commentato gli assessori Lorenzo Lipparini (Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data) e Roberta Guaineri (Sport e Turismo) e anche “Far capire che esiste una possibilità di vivere i Navigli, la Darsena e le acque milanesi in maniera sana, regalandosi benessere e relax, sia “galleggiando” sia  percorrendo le alzaie  in bici o a piedi“, ha dichiarato Lunghi che aggiunge “Un anello di centinaia di chilometri di acqua e verde circonda Milano offrendo la possibilità di fare sport o, come in questo caso, di vivere un’avventura mai tentata prima, ma alla portata di tutti“. Ma non solo: “Navigare tutti i Navigli mi ha dato la possibilità di far conoscere i personaggi, la loro storia, il loro valore e il ruolo chiave giocato nei secoli, per lo sviluppo della città: un sistema di vie d’acqua capace di raggiungere il centro Europa, la Svizzera, e Venezia, porto del mondo” ha detto Lunghi.

Uno sport tutto da conoscere

E così è stato, Simone è giunto all’ultima tappa dopo 8 giorni di navigazione e pedalate nella serata del 15 settembre di nuovo in Darsena a bordo del suo sup gonfiabile con a bordo la sua inseparabile bicicletta pieghevole (metodo che si è inventato lui, ovvero il PaddlingBike) e accompagnato dalla flotta della Canottieri San Cristoforo. Lo abbiamo intervistato, fresco di questo successo sportivo e personale.

Simone, tre motivi per cui sei fiero di questa impresa?
“Perché è ecologica, ovvero promuove la mobilità sostenibile, è un’avventura (vicino a casa), e perché è un modo per far capire alle persone che il viaggio lento e attivo fa assaporare la distanza”.

Che cosa intendi?
“Voglio dire oggi noi tutti “veniamo spostati”, per necessità pratichiamo spostamenti passivi, ci facciamo portare, mentre pagaiando lo spostamento dipende da noi”.

Ci spieghi che cos’è esattamente questo sport?
“È molto semplice: si tratta di un sup gonfiabile (in 80 secondi è pronta) a bordo del quale si porta un bicicletta portatile. Si pagaia fino dove è possibile, dopo di che ci si ferma, si sgonfia il sup (che diventa una sorta di zaino) e con la bicicletta si percorrono le tratte di strada da un naviglio all’altro. Diciamo che è uno sport da Transformer“.

Tre motivi per provare a farlo?
“Pagaiare ti fa sentire un esploratore, è facile da imparare, è l’unico sport che coinvolge tutti e quattro gli arti che sia divertente”.

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