8th

Ottobre

Mascherine autoprodotte, come realizzarle

Per contrastare la diffusione del Coronavirus possono essere utilizzate mascherine autoprodotte, quindi fatte in casa con materiali comuni a basso costo. L’ISS ha adattato il documento del CDC (Centers for Disease Control and Prevention) attraverso un’infografica con i consigli su come produrle, come indossarle correttamente e su come lavarle

Mascherine autoprodotte per proteggerci dalla diffusione del Coronavirus. Sì, ma come realizzarle e come lavarle? Le risposte arrivano dall’Istituto Superiore di Sanità che riporta un documento del Centers for Disease Control and Prevention. Ecco i punti da sapere.

Come le altre, anche le mascherine autoprodotte vanno indossate nei luoghi chiusi. Da indossare anche all’aperto, in quei luoghi cui è difficile mantenere il distanziamento sociale. Anche l’uso di mascherine di comunità autoprodotte aiuta a contrastare la diffusione del virus se usate bene e costantemente. Possono essere realizzate a casa con materiali comuni a basso costo. Se in stoffa non devono essere utilizzate da chi ha difficoltà a respirare, o è incapace di rimuoverle da solo. È bene precisare che le mascherine di comunità, sia autoprodotte, sia commerciali, non sono dispositivi medici (come le mascherine chirurgiche) né dispositivi di protezione individuale.

Come indossarle

Le mascherine autoprodotte devono adattarsi perfettamente e in maniera confortevole al viso. Essere fissate alle orecchie con lacci o elastici e includere più strati di tessuto. Ancora, devono poter consentire la respirazione senza restrizioni. Infine, è necessario che siano lavabili in lavatrice senza essere danneggiate o deformate.

Come realizzare le mascherine autoprodotte

Riportiamo una serie di procedimenti per realizzare delle mascherine, pubblicate nel documento in oggetto segnalato dall’ISS. Ritagliare due rettangoli di tessuto da 25 x 15 cm. Utilizzare cotone o altro tessuto non allergizzante, a trama fitta. Sovrapporre i due rettangoli e cucirli come se fosse un unico pezzo di stoffa. Ripiegare la stoffa sui lati lunghi e fare un orlo di circa mezzo centimetro. Quindi piegare la stoffa su entrambi i lati corti e cucirli lasciando uno spazio di un centimetro per far passare l’elastico. Passare l’elastico attraverso l’orlo laterale sui lati corti della mascherina. Usare un ago o una forcina per infilare l’elastico nell’orlo. Legare bene le estremità dell’elastico. Se non si ha a disposizione un elastico, si possono usare lacci o elastici per capelli. Tirare delicatamente l’elastico in modo che i nodi siano nascosti all’interno dell’orlo. Sistemare accuratamente la stoffa intorno all’elastico e raggrupparla in modo che la mascherina si possa ben adattare al viso. Quindi cucire bene l’elastico per evitare che si muova.

Come lavarle

Le mascherine autoprodotte devono essere lavate ogni volta che sono state usate e possono essersi contaminate. Basta un lavaggio in lavatrice a 60 gradi. Per rimuoverle dal viso, bisogna fare attenzione a non toccarsi gli occhi, il naso, la bocca. È necessario lavarsi le mani immediatamente dopo la rimozione.

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