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Novembre

A Milano tamponi rapidi per scuole, ospedali, pediatri e medici di famiglia

Il governatore: tamponi antigenici per le ATS e ASST: test rapidi quindi per scuole, ospedali, pediatri e medici di famiglia a Milano e in tutta la Lombardia

Con l’arrivo del mese di novembre si attivano a Milano e in Lombardia i tamponi rapidi antigenici. Saranno utilizzati dalle ATS e ASST della Lombardia in determinati ambienti pubblici. Saranno poi forniti a medici e pediatri di famiglia che daranno la disponibilità. Si tratta di “Tipologie di test consentono una rapida definizione dell’esito. Sono, quindi, molto importanti per l’individuazione dei possibili casi Covid in diversi ambiti”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

I tamponi antigenici rapidi – spiega poi l’assessore al Welfare Giulio Gallera – saranno resi disponibili per medici e pediatri di famiglia. (…) in determinate collettività, nel settore scolastico, nelle unità d’offerta residenziali e semiresidenziali, nei Pronto Soccorso. Negli istituti penitenziari per una rapida definizione dei casi positivi e dei contatti stretti”. I test antigenici intercettano specifiche porzioni proteiche presenti sulla superficie virale del Sars-Cov-2.

Viene disciplinato l’utilizzo del tampone antigenico – aggiunge  Gallera – anche al di fuori dei percorsi di sanità pubblica. I medici potranno eseguire i test rapidi in centri e ambulatori privati, oppure nelle farmacie dei servizi. Questo purché venga garantita la segnalazione degli esiti all’ATS. E purché siano fornite le opportune informazioni sulla quarantena o sull’isolamento in caso di positività, oltre alla prenotazione del tampone molecolare di conferma senza costi o procedure aggiuntive per il cittadino. Analoghe prescrizioni valgono in caso di effettuazione dei test da parte del medico in ambito aziendale.

Le nostre ATS e ASST – conclude Gallera – hanno predisposto progetti specifici che prevedono l’allestimento di punti tamponi sul territorio. Lo hanno fatto in raccordo con i Comuni e avvalendosi in alcuni casi della collaborazione con la sanità militare”.

Per maggiori informazioni consultare il sito di Regione Lombardia a questo link.

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