17th

Gennaio

Alexander Deejay

Un dj è come un carabiniere: ha il fascino della divisa, è la punta
di diamante di una discoteca e le donne non sono insensibili a questa
posizione di rilievo..
.”. Con la sua simpatia contagiosa e il solare accento sardo Davide Fiume, in arte Alexander Deejay, classe 1986, inizia a raccontarci i successi di ieri e di oggi. “Pensa – mi dice entusiasta- sono
appena tornato da Tokyo, dove mi sono esibito all’Air, una discoteca in
stile hollywoodiano che può contenere fino a quattromila persone: è
stato fantastico!
” Le sue più famose hits? We are the tok, Colors in the rain e Get ready put your hands up.

Quali sono le caratteristiche di un bravo dj?

“Essere validi significa non avere pregiudizi di genere, adattandosi a
quello che una location richiede. Sempre in continuo aggiornamento. E le
nuove tecnologie sono indispensabili per sapere e ascoltare i nuovi sound e i generi musicali che si
suonano in giro per il mondo.”

A tal proposito, quanto conta la Rete?

“Il web è vitale per un ragazzo che si affaccia all’universo del clubbing. Nel 2004 ho creato RadioNotte
che, come tutte le radio online, è una vetrina importantissima per
farsi conoscere attraverso i propri gusti musicali. Oggi è una realtà
importante, una vera discoteca su radio ed è seguita da 9-10mila
ascoltatori ogni settimana.”

Qual è la specialità di RadioNotte?
“Proponiamo dei remix
esclusivi, prima che vengano lanciati nelle
discoteche di tutta Italia. Collaboriamo con importanti dj nazionali e
non solo, del calibro di Ricky Castelli, Filippo Nardi, Dave T Vannelli,
Andrea Paci, Danilo Rossin, solo per citarne alcuni. E in molti addetti
ai lavori puntano gli occhi su questa realtà. Non è un caso che sempre
più frequenze FM
stiano sbarcando anche sul web.”

Com’è la movida meneghina?

“A Milano c’è poca consapevolezza nella scelta. Mi spiego meglio: la
gente, nella maggior parte dei casi, sceglie una discoteca non perchè ci
sia una determinata programmazione musicale, ma perchè è gettonata in
quel momento. È assurdo! Poi c’è troppa selezione: credo che la
nightlife debba essere più democratica e meno snob, un po’ come avviene a
Roma o comunque nel Centro Sud.”

Cosa va per la maggiore oggi nelle discoteche?
“Faccio un discorso territoriale: la house e la commerciale sono diffuse
soprattutto al Sud, l’elettronica più al Nord. L’hard style è sviluppata per ora soprattutto a Torino.”

E tu… cosa farai da grande?
“Quando non mi divertirò più appenderò le cuffie al chiodo. E si vedrà…”

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