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Aprile

La Svizzera in tavola, l’outsider del food

Viaggio nella Svizzera golosa tra buon cibo e ottimo vino

All’avanguardia in tema di food, la Svizzera è diventata una destinazione sempre più attraente per gli appassionati del buon cibo. Non sarà un caso che il Paese conti attualmente al suo attivo 118 ristoranti con almeno una stella Michelin, il 40% in più rispetto a dieci anni fa. Un laboratorio culinario, un trend in forte evoluzione, una passione nazionale. Assaggiare per credere.

Lugano, ambasciatore del food

 

ZURIGO, LA NUOVA MECCA PER GOURMAND

 

La città è ricca di proposte pronte a deliziare l’appetito. Un must è il Viadukt, food hall apprezzata per la qualità delle sue materie prime e dove i negozianti che animano questo spazio hanno sposato la filosofia del Km 0 senza se e senza ma. Un altro posto consigliato è il noto ristorante Les Halles, un’esperienza gastronomica di alto livello da vivere in un’atmosfera informale e, se possibile, ordinando una portata di cozze fritte, il piatto principe della casa. Les Halles, inoltre, ogni giorno e fino a quando non scocca la mezzanotte sforna le migliori baguette di pane della città.

Zurigo, dove si sfornano le prelibatezze da gustare fino a mezzanotte

 

Zurigo abbondano anche le caffetterie, moderne e ospitali, dove torte artigianali si fanno dolcemente accompagnare da bevande a base di caffè o cioccolata fondente. Un pit stop al ViCafè Espresso Bar è caldamente consigliato.

Per scoprire ancora meglio il best of del food elvetico segnatevi in agenda le date dal 24 maggio al 3 giugno, quando si alza il sipario del Food Zurich, appuntamento imperdibile per foodies e occasione ideale per scoprire tutte le nuove tendenze alimentari svizzere. Nei giorni della manifestazione la città si trasforma quindi in un laboratorio culinario e, a coadiuvare i numerosi incontri organizzati in diverse zone del centro, un team di blasonati chef elvetici.

 

Zurigo e le sue specialità

IL 2018 NOMINA LUGANO AMBASCIATORE DEL FOOD

 

Non vorrà di certo sfigurare Lugano chiamata quest’anno a indossare i prestigiosi panni di Città del Gusto. E per onorare questo riconoscimento, il comune ticinese si sta attrezzando al meglio per accogliere, stupire e deliziare il palato dei numerosi visitatori attesi (previste oltre mezzo milione di persone), soprattutto nella settimana dal 13 al 23 settembre prossimo.

In questo periodo andranno in scena laboratori culinari e degustazioni varie, mercati alimentari e showcooking orchestrati da affermati chef. Un fil rouge unirà tra loro tutti gli incontri promuovendo i concetti di alimentazione variegata, equilibrata e soprattutto sana.

Al di là di questo atteso appuntamento, Lugano e il cibo è anche un rapporto che si vive quotidianamente. Molto suggerito è il Food and Wine Tour, un percorso guidato alla scoperta dei locali, bar e ristoranti tipici e caratteristici che si alternano all’interno delle mura storiche della città. Ovviamente sosta e assaggio sono inclusi nel prezzo.

A Lugano per una pausa caffè

 

È sempre a Lugano che ha poi sede la celebre macelleria Gabbani, diventata oggi un ensemble di negozi che, oltre alla macelleria, annovera un’enoteca, una pasticceria, una formaggeria, una panetteria e un fruttivendolo. È d’obbligo anche una visita presso la Fattoria Moncucchetto, nata circa un secolo fa e trasformata nel 2009 dall’architetto Mario Botta in un’autentica e moderna cantina vinicola, all’interno della quale si respira quella magica sintesi che si crea tra la terra e il lavoro dell’uomo e che confluisce nella produzione di nettari prelibati.

LA CAPITALE DEL CALICE È LOSANNA

 

Losanna si apprezza ancora meglio alzando un buon calice di vino. Bianco, rosso e rosè: l’intera zona che circonda la cittadina è vocata all’enologia con i suoi 800 ettari di vitigni che hanno come epicentro l’area di Lavaux. Un luogo suggestivo dichiarato Patrimonio Mondiale dall’UNESCO che non ha esitato a premiare uno scenario di forte impatto caratterizzato da ‘terrazze vitivinicole’ abbarbicate sulle colline e distribuite in maniera tale da affacciarsi sulle incantevoli rive del Lago Lemano. Una trentina di chilometri in tutto che attraversano 14 comuni, sei dei quali con coltivazione enologica controllata dove si dà sempre più spazio a una viticoltura biodinamica.

Losanna, capitale del calice

 

Il Lavaux si può visitare a piedi seguendo i numerosi sentieri e sostando nelle cantine che si susseguono e che non esitano a offrire ai viandanti una simpatica degustazione del proprio vino. L’alternativa è, invece, rappresentata dal Train des Vignes, il trenino riconoscibile dai suoi convogli di colore giallo che in dodici minuti sale da Vevey fino a Puidoux-Chexbres, lungo un coast to coast attraverso i vigneti.

Altra occasione per conoscere e assaporare i vini della zona, è partecipare in settembre, a Lautry, alla Festa della Vendemmia, evento enogastronomico che celebra la fine della raccolta dell’uva. Un vero e proprio omaggio al vino lungo tre giorni, ritmato da una serie di iniziative che vedono le cantine di questo antico borgo aprire le loro porte ai visitatori in un clima gioioso e festante.

Per maggiori informazioni: Svizzera.it

 

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