27th

Luglio

Ristoranti aperti ad agosto

C’è chi va in vacanza e chi resta in città. Ed è a questi ultimi che si pone l’annoso dilemma del dove trovare un ristorante aperto ad agosto, quando Milano si fa deserta e silenziosa. Ma non tutto è perduto, e anche in pieno solleone meneghino ci sono locali che tengono le cucine in azione e le tavole apparecchiate, pronte per essere imbandite con golosi pranzetti e cenette. Come pure non mancano location ideali per un happy hour o un’allegra serata in compagnia.

SAPORE DI MARE – Pesce fresco, pasta fatta in casa e un bel dehors: il ristorante Da Giulia (piazza Gramsci 3, tel. 02 36512177, chiuso la domenica e dal 25 agosto al 9 settembre) propone una cucina mediterranea che omaggia soprattutto Puglia e Sicilia. Da non perdere le orecchiette con concassé di pomodoro, rucola e stracciatella di Andria; la pasta alla Norma; i cavatelli con pesce spada, menta e ciliegine di mozzarella; la parmigianina di spada; il gratin di calamaretti e la soave torta al limone, golosa delizia morbida morbida. Cucina mediterranea con verace tocco siciliano anche al Malyan’s (via Lazzaro Palazzi 23, tel. 02 29405454, chiuso il sabato a pranzo, il martedì e dall’11 al 17 agosto), dove provare le alici gratinate con arance e pinoli; le polpettine di sarde con pomodoro, uva passa, pinoli e menta; i tortelloni di melanzane su fonduta di Ragusano e vellutata di pomodoro e la mitica caponatina. Piattini di pesce anche Da Cecco (via Solferino 34, tel. 02 6552141, chiuso sabato e domenica a pranzo e il 14 e 15 agosto) che propone il carpaccio del pescatore (tonno, salmone, soncino, rucola e uova di salmone), i vermicelli allo scoglio vestiti (squisiti vermicelli ai frutti di mare serviti in un contenitore di pasta di pizza) e le linguine alla Cecco (polpa d’aragosta, pomodorini e gamberetti). Sapori seducenti, esotici, ma made in Italy da Sapori & Seduzione (via Altaguardia 16, tel. 02 58316117, chiuso domenica e dal 12 al 20 agosto) e molto molto originali da Nectare (via Cornalia 32, tel. 02 66746140), un ristorante chic dove la semplicità sposa la creatività grazie allo chef Ernesto Viccaro e le sue ricettine in punta di forchetta e cucchiaio: parmigiana di pesce con salsa al pesto leggero; fagottino di orata con salsa allo yogurt e aceto balsamico; calamari in carpione; tartare di tonnetto; e gnocchetti con gallinella e Castelmagno. E per dolce? Sinfonia di donne in tre atti, girotondo goloso che conquista i sensi.

CRUDISSIMO E FRESCHISSIMO
– Qui i plateau sono il top per ricchezza, freschezza ed eleganza. A La Malmaison (via Comune Antico 27, tel. 02 67101302, chiuso a pranzo e dal 12 al 20 agosto) il crudo non teme rivali e rende onore a ostriche, tartufi di mare, clams, vongole veraci, telline, cozze, coquilles St. Jacques, mandorle di mare, datteri, lumache di mare, gamberi, astici blu e granchi reali, in un vero trionfo per occhi e palato. Senza dimenticare il caviale, russo e iraniano, gli sfilettati vari (di tonno, branzino, salmone, spada e marlin), conditi con un filo di buon extravergine, e l’aragosta al vapore con salse cromoterapiche.

CARNE E PESCE – Se invece, si vogliono assaggiare specialità italiane a tutto tondo è bene fare riferimento ai seguenti posticini. Anzitutto il Pupurry (via Bertini 25, tel. 02 34592417, chiuso sempre a pranzo ma aperto tutti i giorni per cena), con il suo fresco e invitante giardino e con le sue pietanzine che rendono onore a primi piatti e a secondi di carne e pesce: risotto al lime, Martini Dry e gamberetti; chitarra in salsa d’acciuga; spaghetti alla Bisanzio (saltati con basilico e pomodorini); tagliolini gamberi e Glenlivet (un po’ piccantini e accoccolati nel guscio di una granseola); gran pesce di lenza alla ligure (con intingolo di pomodori, capperi, olive e pinoli); e tartare di filetto di Scottona, preparata sotto gli occhi del cliente. Gli immancabili? Risotto al salto e alla milanese, cotoletta primavera e ossobuco con puré. Per i fedeli alla tradizione meneghina. Atmosfere America anni Quaranta e Cinquanta e una cucina alquanto varia all’Old America (via Sacco 9, tel. 02 36561136, sempre aperto), dove sperimentare la bourguignonne di pesce (tonno, salmone e storione fatti pezzettini, da cuocere nell’olio e intingere in delicate salsine); le linguine con crostacei e frutti di mare; il risotto “Cotton Club” (al nero di seppia, con curry e dadolata di spada) e il filetto “Harlem Night”, per il colore nero dato da Marsala e pepe in grani. Fragranti pizze, pasta, gnocchi, tortelloni, tartare e filetti di Chianina nonché un leggerissimo fritto di pesce a Le Specialità (via Pietro Calvi 29, tel. 02 7388235, sempre aperto), uno dei pochissimi ristoranti a proporre le pietanze anche nella versione per celiaci. E per finire, altri due indirizzi: Il Grifo Nero (via Solari 12, tel. 02 4800104, chiuso il lunedì) e Le Vigne (Ripa di porta Ticinese 61, tel. 02 8375617, chiuso a pranzo tranne il sabato).  E per chi fosse alla ricerca di sapori tex-mex ecco Speakeasy (Via Castelfidardo, 7 tel. 02 653645, aperto anche a Ferragosto).

TIPICITA’ REGIONALI – Un po’ qui e un po’ là, a volte è bello anche degustare qualche piatto tipico regionale. E a Milano si può davvero fare il giro dello Stivale a spizzichi e bocconi. Ricette meneghine e lombarde da Amici Miei (viale Bligny 42, tel. 02 58321197, chiuso sabato, domenica a cena e il 15 di agosto), al Ronchettino (via Lelio Basso 9, tel. 02 8262762, chiuso il lunedì, sempre a pranzo e il 16 e 17 agosto) e al Cantamilano (via Corsico 1, tel. 02 89410103, chiuso sempre a pranzo e domenica); piemontesi a L’Aurora (via Savona 23, tel. 02 89404978, chiuso il lunedì); senesi e toscane alle Colline Senesi (via Procaccini 28, tel. 02 33614215, sempre aperto); e romane da Giulio Pane e Ojo (via Muratori 10, tel. 02 5456189, chiuso la domenica e il 15 di agosto).

ESOTICHE EVASIONI – Voglia di cucina indiana, marocchina o giapponese? Ecco dove gustarla. Sushi sashimi, temaki e dragon maki (con farcia di anguilla e decoro di avocado e uova di pesce volante) al Miyako (via San Gregorio 23, tel. 02 29513908, chiuso il lunedì e dal 13 al 16 agosto). Ma anche tempura di gamberoni e verdure, patate sakeyaki (rotolini di salmone alla griglia con ripieno di puré di patate), nasuaghe (melanzane in salsa di rapa e zenzero) e ika satoimonoyaki (frittelle di patate giapponesi e calamari). Passaggio in India a ritmo di curry, tandoori e tante altre specialità al Tara (via Cirillo 16, tel. 02 3451635, chiuso lunedì a pranzo e dal 13 al 18 agosto) e allo Shiva (viale Gian Galeazzo 7, tel. 02 89404746, chiuso il lunedì), un salto in Brasile per godersi un buon churrasco al Rio’s (via Abbadesse 30, tel. 02 6883883, chiuso dal 12 al 19 agosto) e, infine, un tuffo nel continente nero per scoprire la cucina marocchina de Al Pasha (via Ripamonti 608, tel. 02 57607126, chiuso il sabato a pranzo) e quella eritrea dell’Africa (via Lazzaro Palazzi 9, tel. 02 29525984, chiuso il lunedì).

ORE FELICI – Per trascorrere una serata divertente, scandita da un buon cocktail e un po’ di musica, ecco il terzetto che ad agosto non manda mai in ferie lo shaker: Ondanomala (via Lampugnano 109, tel. 393 3360025), con tanto di chiringuito in bambù e ben sei privé a tema, fra cui uno con piscina; Bar Magenta (via Carducci 13, tel. 02 8053808), storico locale meneghino a due passi dal Castello Sforzesco; e l’Hora Feliz (via San Vito 5, tel. 02 8376587), arredato in stile cubano. Per un sincero Mojito. Giornate all’insegna della spensieratezza anche a Quanta Sport Village (via Assietta 19, tel. 02 6621611), fra piscina, pineta e un po’ di fitness all’aria aperta. E poi, se la fame si dovesse far sentire, ecco i manicaretti del Quanta Village Ristorante (via Assietta 19, tel. 02 66200285, chiuso la domenica sera e per cena dal 13 al 26 agosto), che per il pranzo di ferragosto propone anche la grande grigliata nel verde.

FUORI MILANO – Per gli amanti delle ambientazioni chic, il consiglio è quello di una cenetta al ristorante The City (piazza Borromeo 20, Senago, tel. 02 994741, sempre aperto), all’interno di Villa San Carlo Borromeo, dimora storica appena fuori Milano. Un luogo magico, dove assaporare pietanzine come il flan di fiori di zucca e Brie, zucchine alla menta e sciroppo di pomodoro; i gamberi spadellati, asparagi alle mandorle, pomodori passiti e riduzione di aceto balsamico; l’anatra marinata al ginepro, soncino al melone e salsa al vin brûlé; i ravioli di branzino agli asparagi e uova di salmone; il risotto giallo ai fiori di zucca e triglie in umido al pomodoro fresco; i bocconcini di gallinella in guazzetto di pomodorini al basilico e patate nocciola; e il petto di faraona ripiena ai fiori di zucca, caponatina di verdure al basilico e salsa ai pomodori secchi. Piatti ricercati quelli dello chef Aristide De Vita, sia negli ingredienti che negli accostamenti, ma sempre tenendo d’occhio l’equilibrio. Cosa che accade anche nei dolci, realizzati da un maître pâtissier: mousse di cioccolato fondente al rum e arancio e salsa alla menta; bavarese al cocco e zenzero e salsa nocciola; pudding al pistacchio con salsa alla vaniglia; semifreddo al caramello e anacardi e salsa al frutto della passione; meringa ai tre gelati e salsa al cioccolato; e crostatina alla crema di mandorle e ciliegie con salsa al Grand Marnier.

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