16th

Novembre

Prima Comfort Food Bar, multiformat a prova di foodie

Ristorante, cocktail bar e pinseria: Prima Comfort Food Bar si presenta sui Navigli con una triplice anima, all’insegna della qualità e del relax

Sono due autentici ‘foodie’, come loro stessi amano definirsi, Gianluca Proietti e Rudy Corpetti. Il primo ciociaro, in pianta stabile a Milano da tempo, il secondo marchigiano e bartender di professione. Insieme sono gli autori e proprietari di Prima Comfort Food Bar. Un locale nel cuore dei Navigli, in Via Casale 7, strada costellata di ristoranti e cocktail bar (a pochi passi di distanza ha, per esempio, ha da poco aperto FUD, locale cult in salsa sicula, ndr).

Proprio per fronteggiare la forte concorrenza che lo circonda. Prima ha deciso di presentarsi sulla scena milanese con un multiformat: drink bar senz’altro, ma anche ristorante classico e pinseria. Partiamo da quest’ultima: la pinsa è una celebre antica ricetta di tradizione romana, le cui origini addirittura risalgono agli anni dell’Antica Roma. Stiamo parlando di un tipo di focaccia che i contadini di allora usavano cucinare con erbe aromatiche e cereali. Una ricetta che per molti antropologi di cibo potrebbe essere considerata come antenato della pizza.

Da Prima, quindi, la pinsa viene rivisitata sposando una ricetta che crea un ‘blend’ tra tre diverse farine, frumento, riso e soia, per dare sostanza a un impasto morbido e croccante al tempo stesso. Tre le varianti proposte dal locale (Focaccia, Margherita e Marinara), da farcire se lo si desidera con salumi (mortadella Gran Riserva Palmieri, prosciutto cotto San Giovanni e crudo di Parma Dop 24 mesi), alici marinate, stracciatella di bufala e olive provenzale. Ogni ‘topping’ aggiunto prevede un costo supplementare di 4 euro, se se ne desiderano due il prezzo sale a 7 euro (con 3 sono 10 euro, con 4 si sale a 12 euro).

Prima Comfort Food Bar

La pinsa alla romana è uno dei fiori all’occhiello di Prima Comfort Food che propone la storica ricetta in una triplice versione da farcire

Materie prime di stagione, cucina semplice e di tradizione italiana

Se questo tipo di focaccia romana è il piatto forte e simbolo del posto, in generale il ristorante di Prima ha optato per un ‘low profile’, inteso come adozione di una cucina semplice e di qualità. I piatti rispecchiano la tradizione italiana e sono preparati facendo esclusivo ricorso a ingredienti e materie prime di stagione. Il menu è completo, con i primi a base di pasta e i secondi che alternano proposte di terra ad altre di mare.

Il posizionamento di prezzo è in linea con quello attuato dagli altri locali della zona. Ovvero, per una spigola con barbabietola, asparago di mare e verza grigliata, si spendono 19 euro, mentre ordinando una portata con maialino insaporito da soia, zucca e spinaci, il prezzo è di 18 euro. Si segnalano anche le proposte racchiuse nella categoria ‘orto’, contorni dove lo chef del ristorante esprime la sua creatività culinaria appellandosi alle caratteristiche organolettiche di materie prime fresche: puntarelle con acciughe e lime o radicchio alla plancha con melograno e castagna (7 euro), rendono bene l’idea dei mix proposti. Puntarelle che, come ha confessato Claudio Sadler a MIlanodabere.it, sono in procinto di diventare uno dei superfood di MIlano (leggi qui l’intervista).

L’area drink, invece, è gestita direttamente Corpetti che ha stilato una lista di dieci ricette, quasi tutte farina del suo sacco e con alcuni twist di grandi classici del bere miscelato. Ogni cocktail è proposto a 10 euro. Non manca poi una buona scelta di vini e di birre. Queste ultime fanno riferimento a due birrifici apprezzati e noti del settore brassicolo artigianale, vale a dire il brianzolo Hibu e il laziale Birra del Borgo

Un arredamento studiato, che spazia tra generi ed epoche diverse

Giusto soffermarsi anche sull’arredamento di Prima, studiato e realizzato con materiale pregiato (marmo, legno, rame e pietra). L’intenzione dei gestori è proporre ai clienti un ambiente dal respiro internazionale e rilassato, che spazi tra stili di diversa matrice, ondeggiando tra fasi storiche del secolo scorso riviste con tocco contemporaneo. I mosaici usati per i pavimenti e archi, per esempio, richiamano le case coloniali cubane, mentre l’isola allestita di fronte al banco dei drink ricorda quel tipo di arredo da brasserie francese. Alle spalle del bancone stesso, delle vetrate rimandano ai layout classici degli anni 20. I piatti appesi alla pareti, dal canto loro, risalgono invece a quel modo di arredare le vecchie trattorie del Bel Paese.

Prima Comfort Food Bar 1

Passato rivisitato in chiave contemporanea, con l’intento di creare un’atmosfera dal respiro internazionale e rilassato

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