8th

Giugno

Ringhiera Party

Milano: capitale di tendenze. Se prima ha creato quella dei locali trendy e modaioli, adesso, timidamente, cerca una rottura e un ritorno alle feste fatte in casa, come le orecchiette. In realtà, il termine casa è un po’ riduttivo, perchè è il condominio intero a festeggiare.

RINGHIERA PARTY – L’idea è partita dalla proprietaria degli appartamenti di via Tibaldi 1, che ha desiderato circondarsi di affittuari giovani e alla mano, allo scopo di ridipingere le pareti annerite dallo smog milanese con colori sgargianti e carichi di vita. Il successo dell’iniziativa, che da tre anni si ripete agli inizi di maggio, è strabiliante, con un contrasto stridente tra il sovraffollamento di gente e la penuria di liquidi. Non quelli per entrare, l’ingresso è “tassativamente” gratuito, ma quelli da bere e da godere. Musica ad alto voltaggio, con dj e creatori di suoni, ritmi, rumori, tra una camicia stesa e un paio di pantaloni, ammassati sulle ringhiere. Decisamente pericoloso, ma vincente.

RINGHIERA PARTY BIS – Dal successo di questa festa è rimasto positivamente impressionato un giovane, il quale ha deciso di ripetere l’esperimento nel condominio dove risiede (non lo si cita, perchè preferisce rimanere nell’anonimato). Ha parlato con i suoi vicini, li ha persuasi ed è riuscito a mettere in piedi un “ringhiera party bis”. Se un condominio fosse abitato solo da studenti, ciò sarebbe però troppo facile, a scapito del gusto.

SCIURA MARIA – La gente si diverte a socializzare, ed è questa la vera innovazione dell’iniziativa: qui si mescolano età, classi sociali, razze, non si ha niente a che fare con le feste “famose” dei loft di via Mecenate, Malaga, Tucidide, destinate ad un certo tipo di abitanti, “sempre giovani e creativi”, prodotto dei vari IED, Marangoni, Naba e quant’altro. La vera sfida di questi tentativi sta proprio nel riuscire a fare una festa del genere in palazzi popolati da “sciure maria” e “siur adelmo”, che magari per una notte accetteranno il marasma giovanile, salvo poi pentirsi a mezzanotte per la mancata sopportazione fisica del volume e della qualità della musica, con conseguente crisi ed inutile ribellione nel culmine del delirio. A meno che a riportare all’ordine non siano le forze dello stesso. Il culmine del trionfo sarà veder ballare pure loro!

Comments are closed.