10th

Dicembre

Vanni Viviani

Il Casello Ovest di Porta Venezia, rinominato Casa del pane, ospita fino al 27 Dicembre le opere di un artista mantovano che in Milano trovò una grande fonte di ispirazione. Vanni Viviani. Citazioni. Da Leonardo a Magritte è il percorso all’interno dell’universo artistico di Viviani (1937-2002), che, con straordinaria e naturale capacità, ha saputo rieditare la cultura classica nella contemporaneità. Reminscenze leonardesce si intrecciano e si affiancano a quelle caravaggesche, magrittiane, courbettiane, duchampiane e lanfranchiane. Milano ha visto nascere la Mela, il personaggio-maschera che Vanni Viviani giocò in mille combinazioni.
Per capire meglio il significato di questa mostra abbiamo ascolato le parole del curatore della mostra, l’architetto Eristeo Banali, Presidente di ContArt (Associazione per la Proozione dell’Arte Contemporanea).

Eristeo, ci parli dell’intento della mostra e del perchè avete scelto Milano come città ospitante.
“La mostra di Vanni Viviani a Milano è conseguente all’impegnno preso dalla Fondazione Banca Agricola Mantovana nei confronti delle disposizioni di Viviani all’atto di donazione della sua casa studio di San Giacomo delle Segnate (Mantova), ora trasformata nel Centro Culturale Ca di Pom. L’artista richiedeva infatti che, ogni due anni, venisse allestita una mostra anche al di fuori della provincia di Mantova, in ambito nazionale. La scelta di Milano come prima uscita non è casuale. Infatti qui Vanni ha vissuto e si è nutrito della sua arte tra gli anni ’60 e ’70.”

Ci racconti di Ca di Pom e delle sue attività.
“Il Centro Culturale si rivolge al territorio mantovano per valorizzare l’opera di Vanni Viviani. L’attività culturale è a 360°, attenta al prodotto aritstico locale, dalla posia, alla letteratura, alle arti figurative, al cinema, alla musica. La casa è luogo di mostre, seminari, concerti e meta di visite. In progetto vi sono anche dei corsi didattici per poter stabilire un maggior contatto con le scuole.”

Tornando più specificamente alla mostra di Milano. Come mai avete scelto uno spazio nuovo e così particolare come La Casa del Pane?
“Essendo appunto uno spazio nuovo si propone come luogo di grande interesse, in un punto significativo della città e potrebbe diventare sede di molte altre grandi iniziative.”

Come sta rispondendo il pubblico milanese?
“Il pubblico sta gradendo la mostra. La frequenza è buona e sono state organizzate alcune visite guidate gratuite, per avvicinare ulterirmente le persone.”

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