21st

Novembre

The Record’s

L’energia non manca loro, magari un po’ più di modestia non farebbe male, ma, del resto, in un mondo musicale così bersagliato da input e da nuove band, bisogna avere la faccia tosta di proporsi come un prodotto fatto e finito. E così Gaetano, il batterista, ci propone i The Record’s, che dopo l’intervista ci faranno ballare un sano Rock’n’Roll, nell’ambito di “Playng at my house..” al Colony.

Raccontaci la vostra storia.
“The Record’s sono nati a fine 2002 come un’esperienza diversa per raggiungere un Rock’n’Roll puro, senza fronzoli e mode, per durare nel tempo, in eterno. Il progetto comprende la musica, la fotografia, la grafica, lo styling. Con noi, collaborano uno stilista che crea i nostri abiti di scena ispirandosi a Vivian Westwood, dei grafici che curano il sito e un regista che gira i video, di cui ne abbiamo già cinque.”

Cosa credi che faccia la differenza tra voi ed altre band di R’n’R?
“Al giorno d’oggi tutto appare omogeneo e tanti gruppi mancano di stile. Noi crediamo nel cantato in inglese per raggiungere il mercato estero. Abbiamo un secondo cantante che anima lo show e ci ispiriamo al Rock’n’Roll degli inizi, lo prendiamo alla radice e lo facciamo nostro, senza lasciarci troppo influenzare dalla modernità. Per ogni serata abbiamo una scenografia che comprende videoproiezioni e oggetti particolari col nostro logo.”

La vostra è una ricerca che va al di là della musica, vero?
“Sì, ci ispiriamo al Bauhaus per lo stile e la cultura, al garage anni ’60/’70, ai Pixies, ma non lo facciamo in un modo filologico, rimuginando solo sul passato. Rielaboriamo le citazioni, dal Liberty al Minimalismo, in maniera studiata e accattivante. Chi ci volesse produrre si troverebbe davanti ad un “prodotto” già completo.”

I The Record’s sono Pierluigi Ballarin (chitarra e voce), Angelo Ferraboschi (basso e cori), Gaetano Polignano (batteria e cori).

Comments are closed.