26th

Novembre

Subsonica

Incontriamo i Subsonica durante la presentazione del loro nuovo, attesissimo album L’Eclissi, anticipato dal singolo La Glaciazione. Sul sito del gruppo synth rock torinese si può vedere un breve filmato dove i componenti presentano il brano che Max Casacci definisce “non solo una canzone, ma un tema che torna in tutto l’album“. Proprio Max ci sfugge, provato dopo un’intera giornata passata a rispondere alla stampa, si congeda con un laconico “Non ho più voce!“, anche Boosta – ahinoi – si allontana, tra un sigaretta e una telefonata. Chiacchieriamo così con Samuel, voce del gruppo dall’immancabile berretto calato sul viso, Ninja, il timido batterista con un look minimalista-esistenziale e il bassista Vicio.

Qual era lo stato d’animo durante la preparazione dell’album?
Samuel: “Molto concentrato sul presente. Il disco racconta un mondo che vive di voglia di mostrarsi, con poca ricerca delle persone vere. Si è smarrita la voglia di venire a contatto con l’emotività che c’è dentro di noi. L’Eclissi trasmette questo momento di buio”.
Vicio: “In questo disco tendiamo occhio e orecchio al mondo attuale. Il risultato però, dal punto di vista musicale è molto omogeneo, ha un finale quasi catarico. Va ascoltato come un vecchio lp, dall’inizio alla fine, lungo le 12 tracce e le due ghost track che, per chi non lo sapesse, stanno al di fuori dell’elenco ufficiale”.

Presentate il vostro nuovo disco L’Eclissi come un ritorno alle origini. Ci potete spiegare perchè? 
Ninja:”Per L’Eclissi ci siamo riappropriati del modo di fare dischi che aveva caratterizzato i nostri primi lavori. Terrestre aveva segnato una momento di forte rottura rispetto al passato per un’esigenza soprattutto umana di ritrovarci a suonare con gli strumenti, mentre per l’ultimo album ci siamo rimessi a lavorare davanti al computer per mettere insieme influenze elettroniche e vecchie melodie, recuperando quello che potremmo chiamare il “codice” Subsonica caratterizzato dal  bilanciamento tra suoni elettronici e melodie. Siamo stati influenzati dalle nostre esperienze negli scenari della musica elettronica più sperimentale, come dj o come produttori. l’elettronica è una forma espressiva che sentiamo nostra, non è solo una cornice”.

Come nascono i vostri video? Avete una parte attiva nel decidere come tradurre in immagini i vostri pezzi?
Ninja:”Lasciamo molta libertà ai registi perchè diano una loro interpretazione visiva ai nostri suoni. Marco Gentile (videomaker del clip La Glaciazione) ha colto perfettamente lo spirito della Glaciazione, esaltando il senso di impoverimento delle relazioni, dell’interfacciamento delle persone, attraverso il sorriso inebetito dei personaggi. Poi Marco ha voluto mettere in luce anche una certa ipocrisia legata al perbenismo”.

Dividete lo spazio del vostro website con i vostri fan, un esperimento di interazione ben riuscito direi.
Vicio: “Abbiamo nel gruppo un ingegnere informatico, cosa vuoi di più? Il nostro Ninja collabora con alcuni web designer ma si occupa personalmente del sito, seguito a ruota da noi. Sul nostro sito si incrociano commenti dei fans, diventando così uno strumento di dialogo col pubblico e poi c’è spazio anche per i nostri racconti open source. Inoltre il sito ci dà la possibilità di caricare video e fare alcune presentazioni come, dove, quando vogliamo noi”.

Siete sulla scena musicale da parecchio tempo, pensate che il pubblico che vi segue sia cambiato?
Samuel: “Sì, come sono cambiati i Subsonica. E’ cresciuto come noi. D’altronde ci caratterizza la voglia di non ripetersi, che dovrebbe accompagnare sempre un gruppo musicale. Questo ha comportato molte defezioni, chi si è innamorato del nostro primo disco magari non ci ha più seguito perchè non si è più ritrovato nel secondo. Non abbiamo mai nascosto la nostra volontà di distruggere quello che abbiamo fatto in passato per riemergere poi dalle ceneri. Tanti l’hanno preso come un tradimento. Per noi si è trattato solo di un’evoluzione”.

Pensate che L’Eclissi segnerà una tappa cruciale per i vostri prossimi dischi?
Samuel: “Il futuro per ora è legato al esclusivamente al tour. Il meccanismo è questo: la realizzazione del disco ci esaurisce, ci mangia dentro. Poi arriva il live, e ci rinvigorisce vedere come il pubblico si nutre di quello che abbiamo fatto, risputandocelo sul palco”.

La Glaciazione è un brano quasi apocalittico, ma dobbiamo rassegnarci ad un futuro cupo?
Ninja: “Noi cerchiamo semplicemente di descrivere la realtà che ci circonda senza un’attitudine moralistica, senza salire in cattedra per dare un’interpretazione ideologica della realtà. Pur non volendo dare giudizi, è innegabile che la nostra sia un’epoca oscura”.

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