18th

Aprile

L’anima country di Mini

Alla guida del crossover a trazione integrale del marchio inglese di proprietà BMW

Guidare una Mini non è mai banale. Forse è il fascino particolare di questo marchio, capace negli anni di reinventarsi fino a diventare simbolo assoluto di affidabilità, fatto sta che scendere da una vettura del genere non è mai facile.

Soprattutto, se hai avuto la possibilità di provarla per una decina di giorni come capitato a noi. In questo caso si tratta di una Cooper D Countryman ALL 4, top di gamma.

L’abbiamo usata a Milano, e ci siamo lasciati coccolare nel traffico cittadino dalla perfetta insonorizzazione e dall’eccellente manifattura degli interni. L’abbiamo portata a fare un giro nel weekend, nelle Langhe, e ci siamo divertiti a fare un po’ gli scapestrati, e a permetterle di scatenare la sua anima più selvaggia, da ragazza ribelle.

Gli interni della Countryman

Gli interni della Countryman

 

L’impressione iniziale, che salta all’occhio al primo sguardo, è il design compatto di una macchina dalle dimensioni generose, che di “mini” ha ben poco, anche perché cresciuta in lunghezza di ben 20 cm rispetto al passato. Ci si sta seduti in quattro, comodamente.

I 150 cavalli della ALL 4 – per un motore 2000 di cilindrata – garantiscono spunto in ogni situazione cittadina ma non ci mettiamo molto ad accorgerci che i consumi, anche grazie allo star&stop, non saranno nostri nemici.

La guidabilità è ottima, la seduta un po’ rigida come da marchio di fabbrica, ma nel complesso la sensazione è di una vettura inquilina dell’Olimpo in fatto di comfort.

La nuova Countryman è di 20 cm più lunga rispetto alla versione precedente

La nuova Countryman è di 20 cm più lunga rispetto alla versione precedente

Gli interni, anche questo uno standard Mini, sono curati fino al particolare. Da segnalare il touch screen centrale grazie al quale, con un semplice tocco del dito, si possono gestire la navigazione, il cellulare e i dispositivi multimedia.

Lo usiamo volentieri nel weekend per dirigerci fuoriporta, in Piemonte, nelle Langhe, per far fare alla nostra Mini un po’ di percorso collinare e qualche strada sterrata. I magnifici cerchi in lega ce lo perdoneranno, ma in fondo, su una ALL4, il loro destino è ogni tanto quello di essere sporcati per bene… E così è.

La Mini ALL 4 passa con scioltezza dalle curve delle dolci colline piemontesi al fango delle strade di campagna e si comporta in maniera affidabile in ogni situazione. Da evitare solo le buche causa assetto non troppo rialzato. Il cambio automatico, molto preciso, regala la tranquillità di una guida assolutamente rilassata.

Fuori dalla città si apprezza comunque la prontezza del motore, in strade dove questa crossover rivela la sua anima sportiva: fra le curve è snella e reattiva, e si fa apprezzare per limiti di aderenza elevati. Anche i viaggi autostradali, che ci riportano a casa, scorrono piacevolmente e senza troppo rumore.

Rispetto al suo esordio, 7 anni or sono, la Countryman ha alzato dunque l’asticella, in termini di qualità e spazio a bordo. Mantenendo intatti lo stile e il carattere Mini.

Ciò che rimane in bocca, di questa prova, è il sapore di una vettura che regala spazio, una bella guida e si concede al lusso in maniera originale. Rimane anche l’amaro di doverla restituire presto e riportarla a San Donato Milanese, dove l’abbiamo presa.

 

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