30th

Ottobre

A_Mi Bar

C’è ma non si vede. Nel senso che per raggiungerlo bisogna salire sulla scala mobile e scendere fino alla piazza progettata dall’architetto Vittorio Gregotti, novella oasi futuristica nel bel mezzo del polo universitario della Bicocca. Ed è lì che lui compare improvvisamente, vestito della luce che le ampie vetrate lasciano entrare in tutta libertà. Anzi, sarebbe meglio dire quasi nudo, visto che che di livrea minimal chic si sta parlando. Ma l’A_Mi Bar è così, semplice e sofisticato al tempo stesso, figlio di un design contemporaneo che alla ridondanza dei dettagli preferisce l’essenzialità.

NEW YORK NEW YORK – Se A_Mi sta per “A Milano” l’architettura di riferimento è di stampo marcatamente newyorkese. A cominciare dalla piazza esterna (di cui fa parte anche il dehors del locale) rigorosamente ribassata come la Rockefeller Plaza della Grande Mela. Per continuare con il concetto di bar, qui inteso non certo nell’accezione italiana ma in quella americana di cocktail bar secondo tutti i crismi. Per finire con lo stile stesso della struttura, in cui la mano (e le idee) dell’architetto Gianluca Milesi, militante fra Milano e New York, è molto evidente. Ecco allora le massicce colonne in cemento giocare con il plexiglass della bottigliera illuminata e il vetro alleggerire in alcune parti il pavimento in cemento industriale resinato. Questione di sinergia tra materiali leggeri e pesanti, consistenze e trasparenze in un piacevole alternarsi di volumi. Anche se poi è lei, la grande ameba (o serpentone), la vera protagonista, fungendo prima da bancone bar per poi innalzarsi al piano superiore e inabissarsi di nuovo, verso il piano terra. Quasi un’onda color argento che si snoda per lo spazio creando movimento pur nella sua evidente staticità. I titolari Marco Cattaneo e Sergio Zappello hanno voluto creare un locale alternativo, dalle forme lineari e dall’algido colore dell’acciaio. Senza dimenticare di vivacizzarlo con la simpatia dello staff.

COCKTAIL & CO – Di tutti i tipi, gusti e colori: il barman Massimiliano Mondello l’arte del mix ce l’ha nel sangue. Dalle sue mani (e dallo shaker) nascono cocktail a base di sakè, e poi gli smoked (il bicchiere viene aromatizzato con un’essenza di sigari cubani) e poi ancora le diverse declinazioni del Martini. Qualche esempio? Martini Wine (vodka, peach tree e vino bianco), Martini Chocolate (bourbon whisky, liquore al cioccolato e cioccolato fondente), Chocolattini (vodka, Martini dry, liquore al cioccolato e cioccolato fondente), James Bond Martini (gin, vodka e vino bianco), Milky Way Martini (gin, Martini dry e granatina) e l’intrigante Violet Tini, con Parfait d’Amour, vodka e crema di cacao bianco. Ideali durante l’happy hour, in accompagnamento al prelibato buffet, oppure dopocena mentre si ascolta musica lounge, jazz, R’n’B o sperimentale. L’impianto audio è stato studiato da Toni Acustici di Milano e assicura una perfetta diffusione del suono.

CENA – Inevitabilmente d’avanguardia, visto che la cucina dello chef Silvano Zuccoli (in passato anche al fianco di Sergio Mei al Four Seasons) strizza l’occhio alla creatività. Sorprendentemente tipica, visto il rispetto per alcuni prodotti della tradizione italiana. Audacemente innovativa, visto che la proposta è quella di abbinare ogni pietanza a un vino specifico o addirittura a un cocktail, come nel caso del foie gras con fichi e Champagne Julep, risotto con finferli e zucchine e Bahia Cooler, spaghetti con mazzancolle e Martini Wine, agnello con mantello dorato e Bahia Cooler, lavarello con verdurine e Martini Wine e crostata e Chocolattini. In alternativa si può scegliere liberamente dal menu e dalla cantina. Di nettari ce ne sono di prestigiosi e di leccornie innumerevoli: zuppetta di castagne con funghi porcini, insalatina di carciofi con pecorino e bottarga, ravioli di capra con pomodoro fresco e bottarga di muggine, tagliatelle di grana e Barbaresco con salsa di brasato, bocconcini di cinghiale con crostini di polenta,e per finire, mousse alla zenzero e cioccolato, crostata di mele e cioccolato e crema catalana.

PRANZO – Aperto al mezzogiorno dal lunedì al venerdì, propone un business lunch leggero e appetitoso: primo o secondo piatto con tanto di contorno, aqua e caffè.

EVENTI E DINTORNI – L’A_MI Bar si rivela perfetto anche per eventi, presentazioni e feste aziendali. tanto già di sue è sempre in movimento: serate a tema, degustazioni e ogni mercoledì International Student Evening, con buffet (a partire dalle 19) e cocktail a 5 euro.

Comments are closed.