29th

Novembre

Una carta in verde, bianco e nero

Il sakè c’è. Ma compare anche il tè. In un menu a lui dedicato, capace di esaltarne peculiarità e qualità. Accade tra le calde atmosfere di Spazio Sushi: cucina jap, ambiente soft e sguardo sempre puntato verso le novità. Anche al sorso. E così, accanto a birre e bollicine bio, fa il suo ingresso una vera e propria carta dei tè, virtuosa di una selezione di “foglie” firmate da ArtedelRicevere, società specializzata nella cultura “infusa”. Del resto, si sa, la nobile bevanda si rivela una perfetta complice delle orientali pietanze.

Da provare? Il Source Vital, fresco mélange di tè verde Sencha, zenzero, erba limoncina e radice di liquirizia, ideale con il pesce e ottimo anche freddo; oppure il biologico Ro Kuei Oolong, il Darjeeling Castleton (lo champagne dei tè) o il Mediterranée, dai sentori di fico, castagna, mandarino e aghi di rosmarino. E se si volesse restare in terra giapponese? Il Genmaïcha, summa di tè verde Bancha, mais soffiato e riso grigliato; oppure il Sencha Karigane, dolce, morbido e vegetale. Un classico del Sol Levante.

E dopo il tè? Arrivano i cioccolatini. A suggello di sushi e sashimi. A chiosa della cena, infatti, il ristorante propone una selezione di golosità siglate Guido Gobino, artigiana maison con sede a Torino ma che vanta una meneghina bottega proprio lì vicino (in corso Garibaldi 39). Risultato? Sui soffici divani cacao si possono assaporare ganache aromatiche e avvolgenti: da “meditazione”, al tè verde al gelsomino, al tè nero e all’arancia ed eucalipto; “mediterranee”, al limone di Sicilia e chiodi di garofano; e “liquorose”, alla grappa o al Campari. Nonché delizie più “zen”: ovvero, zenzero tailandese ricoperto di cioccolato extra bitter (fondente) oppure vestito di cioccolato bianco, prezioso di olio essenziale di menta piperita di Pancalieri. Per rinfrescanti sensazioni.

E per quanto riguarda le pietanze “salate”? Anche in tal caso arrivano buone nuove. E così, seguendo una filosofia che esce da schemi e stereotipi, Spazio Sushi va pure fuori menu. Basta ascoltare Raffaella Stucchi, che dirige con competenza il locale, per scoprire proposte più mediterranee. Della serie, nigiri, tartare e carpacci possono venir preparati con san pietro, dentice, palamita, ricciola, aragostelle e tombarelli siciliani. Per sapori più nostrani. Non dimenticando che pure i gamberi rossi sono del Mare Nostrum, il tonno è all’amo e il salmone irlandese è un roseo selvaggio.

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