16th

Marzo

Energia in movimento. Quella del tempo che scorre, della vita che si rinnova e dei sentimenti che mutano. La stessa vibrante energia che pervade Shun, un ristorante giapponese nuovo, fresco e moderno, la cui spiccata personalità viene esibita con garbo attraverso intriganti dettagli.

Shun, tradotto in italiano, significa “stagione“, ma intesa in un’accezione più ampia, quella che coinvolge le fasi dell’esistenza umana, l’avvicendarsi delle emozioni e i cicli del lavoro della terra. Un concetto raffinato e sottile che va concretizzandosi nella disposizione degli spazi: quattro aree ben distinte e diverse tra loro per caratteristiche e finalità di fruizione. Il soppalco è il luogo dell’intimità, con i suo vetri scuri a garantire la massima tranquillità; la piccola zona privata è l’oasi ideale per chiunque ami la riservatezza e la dimensione familiare, grazie alla sua posizione leggermente rialzata e defilata dal resto del locale; l’area tatami e i tavoli all’occidentale collocati al piano terra sono invece particolarmente vocati alle situazioni conviviali, mentre il bancone, orlato da alti sgabelli, è il luogo di passaggio, perfetto per uno spuntino veloce.

Protagonista è il nero, su cui risaltano i giochi di luce provenienti da faretti e candele. Effetti visivi più che una vera e propria illuminazione. E poi c’è il rosso del bancone del sushi-man, il verde delle canne di bambù, la trasparenza della cascata d’acqua, il color cuoio delle poltroncine in pelle e il bianco della finissima carta di riso che va a creare l’originale lampadario. Sembrano petali cascanti dall’alto e portano incisi pensieri e poesie: una scultura in continuo divenire, fatta di sogni, sospiri e speranze.

Come un costante stimolo alla curiosità è la cucina di Mario, l’estroso sushi-man di origini nippo-brasiliane, nonché deus ex machina di un gustoso teatro gastronomico. Formatosi nei migliori ristoranti giapponesi di San Paolo, Barcellona e Milano, riesce sempre  realizzare opere d’arte in cui l’elegante ed essenziale estetica orientale va a sposare quel pizzico di spontanea fantasia tipicamente occidentale. Nasce così un menu variegato e saporito, impreziosito da ricette innovative e accattivanti come il gunkan, una sorta di bignè ripieno di pesce e avvolto da un tenero e freschissimo salmone, e il Mario’s roll, summa succulenta di alga, salmone cotto, Philadelphia, erba cipollina e tobiko (uova di pesce volante). Il resto è tutto da scoprire, bacchette alla mano.

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