Da molti considerato il “padre” della video-scultura, l’artista americano Tony Oursler è protagonista della grande antologica Open Obscura, allestita negli spazi del PAC. Il pubblico può ammirare un’ampia selezione di lavori, tra cui alcune recenti installazioni di grande formato.
Nel corso della propria carriera, Oursler ha esplorato l’influenza che il rapporto con i media, le droghe, le malattie mentali, la cultura pop, la compulsione consumistica, il sesso e l’inquinamento hanno sul corpo dell’uomo e sui rapporti interpersonali. L’artista ha anche dimostrato grande interesse per la musica e per le sue possibili interazioni con il video. Le opere di Oursler sono presenti nelle collezioni dei più grandi musei d’arte moderna e contemporanea internazionale, dal MOMA di New York alla Tate di Londra.