La Triennale rende omaggio a Tomás Maldonado, intellettuale argentino, designer e filosofo protagonista dell’arte concreta nella Buenos Aires degli anni ’50, a pochi mesi dalla sua scomparsa
La Triennale rende omaggio venerdì 25 gennaio, ore 18.00 (ingresso libero fino a esaurimento posti), al pittore, designer e filosofo argentino Tomás Maldonado (1922-2018). Diversi intellettuali rifletteranno sui temi che hanno contraddistinto la sua ricerca.
A due mesi dalla morte di Tomás Maldonado (26 novembre 2018), la Triennale commemora il grande intellettuale argentino, compagno di Inge Feltrinelli. Maldonado è stato al contempo artista, storico e critico. Nato a Buenos Aires il 25 aprile 1922, Maldonado è stato tra i fondatori del gruppo d’avanguardia argentino Arte concreta, basata sulla pura invenzione.
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Dopo avere insegnato in Germania e negli Stati Uniti, a Princeton, Tomas Maldonado ha trovato nell’Italia la sua casa d’adozione. Nel nostro paese ha curato progetti di design per Olivetti, in particolare collaborando con il designer Ettore Sottsass. Per Upim e la Rinascente ha sviluppato, invece, la corporate image. Dedicò gran parte della sua vita all’attività accademica. A Milano ha insegnato al Politecnico. E diretto riviste di architettura, scritto saggi tra cui Il futuro della modernità (Feltrinelli).
Nel 2009 la Triennale ha dedicato a Tomás Maldonado una mostra, che illustrava, per la prima volta in Italia, la sua poliedrica attività di artista, progettista, teorico del disegno industriale. Ed anche di educatore e studioso della cultura tecnica e della comunicazione.
La commemorazione di venerdì 25 gennaio in Triennale è curata da Stefano Boeri e Raimonda Riccini. Prevede una serie di interventi di intellettuali, docenti e curatori che rifletteranno sulla visione progettuale e filosofica di Maldonado.
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