A Palazzo Reale la mostra Roberto Cotroneo. Nel teatro dell’arte. La fotografia è la grande protagonista. Si tratta di oltre 50 scatti che mettono al centro il visitatore. Ecco la novità, è il pubblico a essere evocato, nucleo costituente della scena
Ogni museo nasce con una spinta alla condivisione, chi fa trionfare l’esercizio artistico pensa a un pubblico, crede in qualcosa che va oltre la propria singolarità. Non si fa arte solo per se stessi, sempre la si vuole donare, non c’è individualismo, intimismo, ma partecipazione. Il pubblico, allora, è fondamentale. Senza di esso l’arte rimarrebbe arroccata e perderebbe di significato, non esisterebbero le esposizioni. Per questo motivo i visitatori dei musei vanno valorizzati, a loro volta raffigurati, resi opera artistica a tutti gli effetti. Roberto Cotroneo, con la mostra Nel teatro dell’arte, a cura di Denis Curti, fa proprio questo. Ribalta la prospettiva, pone in risalto la figura del visitatore che con scatti rubati viene ritratto in tutta la sua spontaneità. D’altronde la fotografia può bloccare solo la realtà.
La mostra che ribalta la prospettiva
A Palazzo Reale, lo scrittore e saggista Roberto Cotroneo espone oltre 50 foto, risultato di un lungo lavoro durato cinque anni, dal 2015 al 2019. L’autore ha deciso di affiancare al suo lavoro di scrittura quello della fotografia, osservando e cogliendo in un flash il pubblico nei suoi movimenti, nelle posture, nelle espressioni, nella capacità di attraversare gli spazi, le soglie, i luoghi.
Come nel teatro dell’arte, protagonista della scena è, quindi, il pubblico, che interagendo con l’opera d’arte crea il museo. Il palcoscenico della rappresentazione si sposta, dunque, dal piedistallo della composizione allo spazio abitato dagli astanti. L’effetto è quello di un pubblico che osserva se stesso in un moto circolare. Un capovolgimento interessante che fa riflettere sul ruolo delle gerarchie e dei punti di vista. Dal 6 al 29 marzo Roberto Cotroneo. Nel teatro dell’arte, ingresso libero a Palazzo Reale.
