“Ecco… Il mio cuore non si intende di logica”. La riconoscete? È una delle battute più celebri di Woody Allen citate in Mariti e mogli, film del 1992 del regista americano. Monica Guerritore, signora dello spettacolo italiano, torna in scena con l’adattamento del capolavoro cinematografico di Woody Allen al Teatro Manzoni dall’1 al 18 marzo.
La versione teatrale del film, che Monica Guerritore ha adattato, dirige e interpreta con Francesca Reggiani, conserva la trama e i personaggi dell’opera originale di Woody Allen ma si allontana dalle ambientazioni realistiche newyorkesi della pellicola interpretata da Mia Farrow, Sidney Pollack, Judy Davis, Liam Neeson, Juliette Lewis e lo stesso Allen.
Concentrando tutto in un unico luogo che, con il passare delle ore, si trasforma in una sala da ballo, un ristorante, una sala d'attesa, in un luogo della mente. Al centro di tutto, un girotondo di coppie in crisi, fra mariti, mogli, amanti (uno degli argomenti preferiti di Woody Allen) che si ritrovano, si mettono a nudo e combattono, come nei drammi degli autori amati dal regista americano (da Bergman a Strindberg). Oppure si lasciano andare ai ricordi, come in Cechov.
A fare da contrappunto, il jazz di Louis Armstrong: “precipita il pubblico immediatamente nel clima di Woody Allen, Strindberg e Bergman (riferimenti altissimi di Allen) vengono evocati nelle dinamiche tra mariti e mogli, la danza e il vino e la notte sganciano il corpo e liberano le energie. Il resto è l’eterno racconto dell’amore” dichiara Monica Guerritore.
Le quattro coppie protagoniste di Mariti e mogli in scena al teatro Manzoni sono formate da Monica Guerritore, Francesca Reggiani, Ferdinando Maddaloni, Cristian Giammarini. E con loro, Enzo Curcurù, Lucilla Mininno, Malvina Ruggiano, Angelo Zampieri.
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