Alcuni ricordi sono stampati nella memoria, altri rimangono sepolti per anni e poi riaffiorano all'improvviso. Altre volte ancora, invece, rimane soltanto una sensazione, un colore, un gusto o un'immagine sgranata. Una riviviscenza, la soglia del passato, la memoria, quasi un altro tempo che attraversa il nostro presente. La storia di Sandor, il protagonista di Ieri, è l'ultimo romanzo di Agota Kristof. Il lavoro de L'insonne si sofferma su di un uomo bloccato su un confine, sospeso, che cerca di definire la realtà, tra rituali quotidiani, gesti che ritornano, ricordi di persone incontrate. Per la regia di Claudio Autelli, in scena i talentuosi Francesco Villano e Alice Conti. L'insonne è al Teatro dell'Arte dall'11 al 23 febbraio.
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