Ogni giorno, al crepuscolo, l'aperitivo dell'Armani/Bamboo Bar viene scandito dal tocco dello chef, che seduce e conquista con deliziosi finger food.
Ed ecco sfilare puntarelle agli agrumi, zenzero e scaglie di parmigiano; tartare di manzo al tartufo nero con croccante di sedano, e bottone di pane al fegato grasso, mostarda e mortadella.
Ma anche spiedini di gamberi e melanzane in tempura; trofie con zucca, noci e gorgonzola dolce, e orzotto, con carciofi, limone e mandorle.
Il tutto con una mise en place così impeccabile da sembrare un defilé, mentre il dj orchestra architetture sonore dalle venature ambient e chill out.
COCKTAIL CHE OMAGGIANO MILANO
Il bartender, dal suo bancone-palcoscenico, firma cocktail che interpretano e omaggiano la città.
Ad esempio? La Coppa Meneghina è un aperitif cocktail molto sixties, preparato con Cedrata Tassoni, mela, cetriolo e liquore alla vaniglia.
Il Tokyo Spritz mixa Aperol bitter, spumante Foss Marai, zenzero fresco, wasabi e ginger ale per un accattivante incrocio di culture.
Stupisce e affascina la preparazione dello Smoked Martini: il tè nero alla rosa e ai fiori di loto viene bruciato, il vapore aromatizza la coppetta, che diventa lo scenario di un drink con Tanqueray 10 e Martini dalle note fruttate e boschive.
Milanese doc anche il solare after dinner Breakfast Margarita: l'amaretto di Saronno dialoga con marmellata di albicocche, lime e tequila.
Originale rivisitazione del Negroni, Il Conte va in Oriente unisce Bitter Campari, Carpano, gin e tè nero alla cannella per una liquida creazione speziata e aristocratica.
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