Gli elementi che danno vita al titolo dell'esposizione ospitata da Fondazione Stelline sono entrambi essenziali per la ricerca artistica di Carta.
Quella di corso Magenta è una sorta di antologica dell'artista di origini sarde, e approfondisce gli intimi legami che esistono tra musica e colore, suono e luce.
I DIPINTI E LE SCULTURE DI GIUSEPPE CARTA ALLA FONDAZIONE DELLE STELLINE, TRA MUSICA E COLORE
Protagonisti delle opere di Giuseppe Carta sono una serie di elementi di uso comune, dal sapore antico: bicchieri e calici, cesti, libri, antiche tovaglie.
La rappresentazione di questi oggetti passa attraverso l'uso sapiente della luce. Dalla manipolazione di essa, l'artista riesce a comunicare ora un senso di realizzazione o di precarietà.
Nelle opere di Carta il suono è presente attraverso il concetto di sinestesia: è una “luce musicale” che inonda le sue tele. La musica, altra grande passione del pittore, influenza dunque anche i suoi lavori figurativi.
In mostra dal 18 dicembre all'11 gennaio vi sono circa sessanta tele. Inoltre, nella splendida cornice del giardino della Fondazione Stelline, sono posizionate le sculture che l'artista ha realizzato per il Padiglione della Repubblica di Costa Rica durante la 53ma Biennale di Venezia del 2099.
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