Paesaggi visionari, creature fantastiche, donne bellissime e leggendari samurai. Il Museo della Permanente offre un’occasione privilegiata di osservare da vicino il Giappone, ospitando la mostra di Utagawa Kuniyoshi (Edo, 1797-1861), “Kuniyoshi. Il visionario del mondo fluttuante“. Si tratta di una prima assoluta per l’Italia.
Dal 4 ottobre al 4 febbraio 2018, le sale del museo di via Turati onorano il maestro indiscusso di inizio Ottocento dell’ukiyoe, il genere di stampa artistica giapponese su carta fiorita nel periodo Edo (XVII-XX secolo), attraverso una selezione di 165 silografie policrome.
Opere di altissima qualità provenienti dal Giappone, che evidenziano la straordinaria capacità tecnica e l’inventiva dell’artista visionario del mondo fluttuante. Le stampe di Kuniyoshi sono straordinari capolavori: oltre a trascinare in un mondo misterioso e inafferrabile, fantastico, sono un'importante affresco della società giapponese del XIX secolo.
Le sue immagini sono ricche di colore e dense di particolari minuti, i paesaggi popolati di personaggi imponenti e di gesta eroiche. È proprio con Kuniyoshi, discepolo del maestro Utagawa Toyokuni, che si afferma il genere delle stampe di guerrieri.
Il percorso espositivo è articolato in 5 sezioni tematiche: “Beltà”,“Paesaggi”, “Eroi e guerrieri”, “Animali e parodie” e “Gatti”. La fama dell’artista giapponese si lega soprattutto alla serie di silografie che illustrano i 108 eroi del romanzo “Suikoden” (“I briganti”), famoso in tutto il mondo, in cui si trovano le avventure di una banda di briganti, appunto, in azione a difesa del popolo stremato dalle ingiustizie dei potenti. Sono personaggi dai corpi muscolosi, ricoperti di tatuaggi, personalità violente e armate, che ancora oggi ispirano manga, cinema, letteratura e disegnatori a livello internazionale.
Kuniyoshi si è, inoltre, dedicato a ritratti di donne, bambini, attori kabuki. Opere ironiche e umoristiche che agiscono sulle emozioni, fatte di ombre e di figure composite alla maniera di Arcimboldo. La sua è stata una figura poliedrica che affascina ancora oggi, sia per la ricchezza della tecnica che per la varietà dei soggetti.
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