In occasione delle celebrazioni di Milano Leonardo 500, il Castello Sforzesco presenta la mostra Intorno a Leonardo – Opere grafiche dalle collezioni milanesi, con nove disegni realizzati tra gli anni novanta del Quattrocento e la fine del Cinquecento
Dall’11 settembre al 15 dicembre il Castello Sforzesco presenta l’esposizione Intorno a Leonardo. L’iniziativa fa parte del programma di iniziative Leonardo mai visto organizzata in occasione delle celebrazioni del cinquecentenario della morte del genio toscano. Presenta nove disegni leonardeschi ed è allestita nella Sala dei Ducali in ambito del palinsesto Milano Leonardo 500, promosso dal Comune di Milano Cultura.
Scoprite QUI tutte le mostre a Milano
Intorno a Leonardo, la mostra al Castello
L’esposizione Intorno a Leonardo è curata da Giovanna Mori e Alessia Alberti. Ed è il frutto della collaborazione fra la Veneranda Biblioteca Ambrosiana e il Castello Sforzesco. Si concentra sulla fortuna e la diffusione di alcune invenzioni grafiche di Leonardo, come i celeberrimi nodi che sono ripresi anche nella decorazione della adiacente Sala delle Asse.
Fra le opere esposte si possono così ammirare la Testa di Leda (circa 1504-1506): il disegno è uno studio a matita rossa che fissa l’immagine del volto della mitica Leda, per amore della quale Giove si trasformò in cigno. E dalla cui unione nacquero i Dioscuri. Il percorso prosegue poi con tre tavole dei cosiddetti nodi vinciani. Si tratta di motivi decorativi incisi a bulino partendo dalle invenzioni di Leonardo. E realizzati nell’ambito della sua bottega verso la metà degli anni novanta del Quattrocento (e oggi conosciuti in pochissimi esemplari). Sono raffinate opere grafiche, che il pubblico potrà apprezzare in particolare dopo avere visitato la Sala delle Asse. Lo spettacolo di luci e proiezioni virtuali qui allestito mette infatti in evidenza le geometrie formate dai nodi che si intrecciano ai rami di gelso, l’albero che celebrava la sapienza politica di Ludovico il Moro.
I disegni leonardeschi
Di grande fascino, poi, sono i disegni di Leonardo con le teste di carattere: interessante notare come queste abbiano avuto significativo influsso nella ritrattistica degli artisti del suo tempo. Nel percorso si incontrano fra gli altri uno studio a matita nera di Giovanni Agostino da Lodi (1500-1519 circa), con una testa maschile barbuta, fortemente evocativa delle ricerche sulle espressioni dei volti nel Cenacolo in Santa Maria delle Grazie.
La mostra si conclude con un focus sul motivo del cavallo, documentato attraverso tre rarissimi bulini (su carte filigranate) realizzati fra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento nell’ambito di Giovanni Antonio da Brescia (attivo tra la fine XV e il primo quarto del XVI secolo). I fogli raffigurano studi di cavalli per monumenti equestri, e sono associabili con tutta probabilità ai progetti per Francesco Sforza e Gian Giacomo Trivulzio.
Scoprite anche:
Ambientarti, arte contro il riscaldamento globale
La Feltrinelli di via Manzoni chiude dopo 62 anni di attività
Milano Film Festival 2019, torna la rassegna del cinema d’autore
