Il “designer” universale Gio Ponti è ospite di una monografica alla galleria Cà di Frà, tra progetti, tessuti, ceramiche ed arredi. Designer universale, per il suo eclettismo e la sua innata capacità di tradurre in oggetto reale il “bisogno”.
Ponti è stato in grado di creare in ogni campo: dall’architettura sacra (Cattedrale di Taranto – 1964/70) a quella profana (Grattacielo Pirelli – 1955/58); dalle scenografie teatrali ai tessuti (Seterie Vittorio Ferrari ); dagli oggetti d’uso quotidiano (le posate da cucina per Christofle) alla intramontabile seduta “superleggera” di Cassina (1955), fino agli interni per transatlantici (Giulio Cesare e Andrea Doria). Nel ’58 crea la rivista Domus, da subito un punto focale nel dibattito culturale dell’architettura e del design italiani della seconda metà ‘900 e, nel 1941, la rivista Stile che uscirà fino al 1947. Un genio poliedrico, un talento creativo perfettamente inserito nella sua epoca e, allo stesso tempo, universale come i migliori maestri di ogni tempo.
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