Con il monologo Pro Patria, Ascanio Celestini rilegge il Risorgimento alla sua maniera e celebra così i 150 anni dell'Unità d'Italia. Un detenuto si sofferma su tre momenti storici del nostro Paese, appresi dai libri letti in carcere: il Risorgimento di Carlo Pisacane, Ciro Menotti e i Fratelli Bandiera, la lotta partigiana e il terrorismo degli anni Settanta. Tre sconfitte, da cui sorgono interrogativi e riflessioni che legano in un unico fil rouge tre episodi controversi della storia italiana. L'attore-narratore si rivolge a Mazzini, un interlocutore idealmente presente a cui porre quesiti come “Quand’è che l'avete capito che era finita?” o “Quando finisce la rivoluzione”? In scena dall'8 al 27 maggio, al Teatro Grassi.
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