15th

Maggio

Approvato il Piano Cultura per la ripresa delle attività

Approvato oggi dalla Giunta il Piano Cultura. Definisce le linee guida per l’assegnazione di contributi a sostegno degli operatori che offrono servizi culturali nella città

Un budget di 2 milioni di euro, che proviene del Fondo di Mutuo Soccorso per l’emergenza sanitaria del Comune di Milano. Questo quanto è stato destinato al comparto Cultura dopo che è stato approvato il piano cultura per la ripresa delle attività. La delibera di approvazione prevede che la quota destinata alla cultura possa essere incrementata da eventuali ulteriori donazioni.

Gli obiettivi strategici e operativi contenuti nel Piano Cultura hanno la finalità di raggiungere chi opera nel campo della produzione, della divulgazione e della diffusione culturale. Si articolano attraverso diverse linee di azione.

Le case della cultura

Un contributo alle spese di mantenimento durante l’emergenza delle sedi destinate ad attività e servizi culturali che esprimano funzione pubblica. Si tratta di teatri, cinema, musei e spazi espositivi, librerie, associazioni culturali e così via.

Cultura e lavoro

Ovvero un contributo alla copertura dei danni subiti in relazione alla sospensione forzata dell’attività.

Obiettivo FOCUS – Fondo per la cultura sostenibile

Sostegno a progetti pilota basati su principi di sostenibilità nell’utilizzo delle risorse, costruzione di reti di collaborazione, coinvolgimento delle diverse filiere culturali, eccetera.

Una volta uscito l’avviso, ogni operatore potrà presentare una sola domanda di contributo come da indicazioni sul sito del Comune di Milano.

Le dichiarazioni sul Piano Cultura

La situazione critica che cittadini e imprese hanno dovuto fronteggiare in questi mesi di lockdown si riverbera, in ambito culturale, in un fortissimo danno a tutti soggetti che operano nella nostra città – dichiara l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –.  In questi giorni gli operatori culturali, che costituiscono la rete di pensiero, presenza e progetto che nutre la vitalità e la pluralità della comunità cittadina, non solo si trovano nella condizione di dover ripianare le perdite dovute ai mancati incassi, ma devono anche essere in grado di affrontare la ripresa delle attività in un quadro profondamente diverso, e decisamente più complicato“.

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