6th

Luglio

Riccardo Cocciante

IL RITIRO DALLA SCENA – La notizia di un suo ritiro dalle scene sta facendo parlare. Riccardo Cocciante  arriva stasera sul palco del Festival di Villa Arconati per regalarci un concerto che potrebbe essere irripetibile. Nel senso che il cantautore intende ritirarsi dalle scene per dedicarsi completamente alla scrittura dei musical, genere che gli ha portato tanta fortuna: Notre Dame de Paris ha mandato in delirio mezza Europa ed in particolar modo la Francia. Riccardo Cocciante è un vero divo nella terra di Piaf, Aznavour, Brel e Gainsbourg. Provate a sussurrare ad un francese il nome “Richard” e vi sentirete catapultati in un repertorio di canzoni, molte scritte in francese ed inedite in Italia, che ci lasciano ad una riflessione: perché questa Italia smemorata, arruffona e qualche volta presuntuosa, dimentica con facilità i grandi cantautori?


UN VIAGGIO TRA IERI E OGGI – Cocciante non si esibiva dal vivo nel nostro paese da otto anni. Il grande ritorno a Milano è stato lo scorso marzo al DatchForum per un concerto davvero emozionante: “Mancavo da molto tempo. E non posso nascondervi la mia profonda emozione – aveva detto dal palco il cantautore – L’ultima volta che ho cantato a Milano mio figlio era piccolo. Adesso ha 15 anni ed è qui tra di voi. Ne è passato di tempo”. Cocciante riproporrà dal vivo un viaggio nel suo repertorio, senza tralasciare Songs, l’omonimo album (Sony/BMG) che ha segnato il ritorno sul mercato discografico e Tutti i miei sogni (Sony/BMG) che ripercorre in 3 CD la storia di un grande chansonnier, che forse l’Italia aveva dimenticato ma potrebbe ritrovare stasera.

LA SCALETTA – La scaletta sarà ricca di successi dove non passeranno inosservati “Cervo a primavera”, “Celeste nostalgia”, “Quando finisce un amore”, “Bella senza anima”, “Se stiamo insieme” (scritta in coppia con Mogol e vincitrice sanremese), “Margherita”, “Questione di feeling” e “Poesia”. Dovrebbero esserci anche ricordi personali come “Indocina”, qualche composizione francese, e un omaggio al maestro Hendrix con il pezzo “Jimi suona”.

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