13th

Dicembre

Death at the Gasoline

Da qualche anno il fantasma di un imperativo musicale si insinua nei locali milanesi. Giunto, sordidamente vestito di grigio fumo, direttamente da Londra è sceso, in dancefloor bagnati di gin tonic, il signor Indie Rock completato da gadget revival. Nuovi gruppi, nuovi ricci e nuovi loop ci hanno conquistato dandoci una percezione di serata dove si ballava musica che usciva direttamente dai nostri I-Pod. Tronchetti, giacchette tanto fini che s’immaginava tutto, e labbra rosse da baciare. Eleganti mademoiselle vestite da dj hanno dato il nome scegliendo Death Disco per una serata che ha toccato tutte le sedi della nightlife alternativa e ora arriva alla mecca, il Gasoline.

FUORI TEMPO – Il nuovo approdo del Death Disco è il Gasoline, luogo passato incolume da mode e spazi alternativi. Relegato in uno scantinato buio smorzato dai led che permettono di individuare i banconi, scansando e investendo possibili avventori, questo nobile ritrovo per desiderosi di musica da ballare a stretto contatto con il prossimo sconosciuto, ha accolto la serata Death Disco del sabat. Complice il lasciapassare dato alla bionda Natasha Slater, dj di casa nelle notti Death Disco. Comodamente arroccata nella consolle Natasha domina la sala, malizia, revival e voglia di ritmi che lasciano alle spalle le chitarrine anglosassoni e mischiano, ridono, riprendono pezzi storici del nostro nuovo secolo che storia musicale ancora non ne ha. Non ti aspetti quello che sta arrivando e ti sorprendi di ballare fuori tempo, forse preso dalle mossette di ore piccole a suon di Kate Moss che sussurra.

BIONDE PER SERATA – Arrivi con la convinzione di bere qualcosa e sbirciare il musino del giovane infagottato nel cappuccio della sua felpa, discorri urlando coi tuoi amici, mentre riscopri che dopo una giornata noiosa e rancorosa vorresti essere una dj bionda bella e padrona di sè che decide a che ritmo far muovere le tue braccia. Poi ti chiedi se si debbano ancora muovere le braccia o solo la testa, ma no, non c’è ritmo, ognuno muova il suo corpo come desidera, perchè tanto è tutelato dall’angelicata Natasha che quando la testa inizia a frullare sul mattino che sta arrivando e gli impegni che verrano a bussare, ti mette i Daft Punk e ogni volta senti di non averli mai ballati a fondo.

LA NUOVA G – Era mancata alla settimanadel Gasoline, dominata dal Popstarz del giovedì, questa serata nata dalla nicchia, logorata e ora lanciata verso non si sa quale boschetto della felicità. La certezza dello scantinato magico di Milano che, dalle pareti leopardate è arrivato a ingessarsi in un lucido nero, è il punto di partenza per godersi appieno le variazioni sul tema di Natasha Slater. Forse meno folla rispetto alla serata del giovedì, che equivale a respirare un po’ e a non fare arrabbiare il camoscio delle scarpine di fianco a te. Uscire per fumarsi una sigaretta è un piacere rapido, poi si corre di nuovo giù che c’è quel pezzo, quello che desideravi tanto sentire prima di dormire.

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