19th

Ottobre

A Trieste cosa resta dopo la festa?

“L’immaginazione è una vera avventura. Guardati dall’annotarla troppo presto perché la rendi quadrata e poco adattabile al tuo quadro. Deve restare fluida come la vita stessa che è e diviene.” Italo Svevo


ASPETTANDO I VELISTI – E’ tempo di vela a Trieste! Piazza Unità d’Italia e il Canale sono gremiti di padiglioni bianchi ed il profumo del mare ha già riempito la strade del centro. Vento di bora soffia tra gli alberi delle barche ormeggiate al porto e un tintinnio di campanelli riempie l’aria di festa. In questi giorni si apre il mare con la prua per solcare le acque del golfo e “Cos’è che tel fè domenica? – Vado in alto sui colli; dalla mia terrazza si vede il golfo pieno di barche, saranno più di 1500. Tutti i triestini in qualche modo partecipano.” Così Roberto ci invita a visitare la sua casa e godere del magnifico spettacolo.
Arrivano anche da Lecco per partecipare alla regata. ” Domenica sono in barca con i miei colleghi triestini, mi hanno invitato a partecipare: saremo in 6 o 7 nel nostro equipaggio”, sono le parole di Fabio che dopo un lungo viaggio con la moglie e la bimba piccola, partecipa alla 39° edizione della regata più importante d’Europa.
Domenica 14 ottobre alle 10 al colpo del cannone le barche aprono la gara: affrontano le onde ed il vento appassionati triestini con piccole barche, famiglie attratte dal pic-nic sul mare, vecchi lupi di mare e famosi professionisti.
 
VELISTI TUTTI A CASA – “Migliaia di barche si accavallano all’arrivo dopo una giornata in mare; è uno spettacolo magnifico contemplare il blu puntellato di bianco e dai colli del Carso osservare l’arrivo. Anche quest’anno è stato emozionante vivere la festa che finisce; i miei scatti ogni anno sono carichi delle sensazioni di un percorso che accompagna Trieste verso l’inverno. Con la fine della Barcolana inizia la brutta stagione e l’atmosfera che rende questa città la città di Svevo e di Saba”, con un po’ di malinconia e tanto amore per questa terra esposta ad est dell’Italia, Roberta Perossa ci descrive la magia della sua Trieste attraverso la macchina fotografica.
E adesso che è passata la festa, per chi ha nostalgia del mare, rimane fino al 2 dicembre la mostra dell’architetto del mare Carlo Sciarelli al Civico Museo del Mare: le sue barche, ammirate in tutto il mondo, realizzate “come il mare comanda sono semplicemente belle e la bellezza è senza tempo”.
Per chi vuole scoprire il profumo di mare non resta che fare una passeggiata a Grignano mare fino al ristorante la Tavernetta al Molo: un angolo di golfo incantato accoglie con aria sorniona, la bora si ferma e il sapore del sale si coglie fin dentro le narici. In una terrazza sul porto, è possibile assaggiare bigoli ai frutti di mare e pomodorini, ravioli di cernia con ragù di pesce e una magnifica grigliata di gamberoni, branzini e scampi.


A cura di Anna Maria Randazzo


 

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