16th

Agosto

SPECIALE D’ESTATE: Wind Surf sul Garda

Il surf è uno sport che richiama l’avventura e dietro ci può essere senza ombra di dubbio lo zampino dell’estate. Da diverso tempo anche il lago di Garda, una delle mete turistiche prese d’assalto in questo mese di agosto, è diventato un luogo prediletto dagli appassionati di vela e wind surf.
Fermandomi a metà strada tra Desenzano e Sirmione, luoghi prescelti dai milanesi vacanzieri, ho fatto una sosta al Professional Surf Center di Claudio Lana per chiacchierare sulla crescita di un’infinita passione per questo sport. Una sana passione che lo porta a continuare con entusiasmo l’attività di istruttore di vela e kajak.

Claudio, come è finito dalla professione di architetto a quella entusiasmante di saltare sulle onde dell’acqua?
“E’ una passione che mi porto dietro da sempre. Del resto sono stato uno dei pionieri a svolgere per primo questo tipo di attività sul lago di Garda”.

Perché questo bacino lacustre è l’ideale per svolgere questo sport?
“E’ il carattere di questo lago a renderlo unico al mondo. Se pensi a come si alternano periodi di dolce, delicata e fresca brezza a periodi di grintose e tese giornate dove è il vento a farla da padrone. Ed è allora che surf e kites, letteralmente volanti sull’acqua, si cimentano a sfidar sé stessi, in un crescendo incontenibile di godimento velico”.

Chi sono i frequentatori del suo centro velico?
“Non c’è un target preciso. Spesso capitano molti villeggianti che vengono qui a noleggiare Kajak e tavole con cui fare un pò di riscaldamento in acqua prima di affidarsi magari ad alcune mie lezioni di perfezionamento”.

Come sono costituiti i suoi corsi?
“Il programma è ricco ed è personalizzato per adulti e bambini. Un team di istruttori qualificati mi supporta nel lavoro, aiutandomi ad ottenere risultati gratificanti. Alla fine di ogni corso rilasciamo un patentino, riconosciuto in ventisei paesi del mondo”. 

Quale qualità deve avere chi salta su una tavola da surf?
“Ci deve essere il dominio di una forza selvaggia che si deve aggiungere all’acquisizione di un equilibrio, apparentemente quasi impossibile. Non è questione di forza fisica bensì di tecnica che, affinata dall’esercizio, diviene progressivamente istinto”.

Non è una qualità che mi appartiene. Magari prima o poi ci proverò…
“Perché no. Semmai prima della fine dell’estate, assieme a qualche collega coraggioso di Milanodabere.” 

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