5th

Maggio

62° Stagione Sinfonica de I Pomeriggi Musicali

A pochi anni dalla sua travagliata ristrutturazione il Teatro dal Verme, sede stabile dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, gode di ottima salute. Hanno tenuto a sottolinearlo durante la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione sinfonica sia l’assessore alla Cultura della Provincia di Milano Daniela Benelli, sia il dott. Accarisi del Comune di Milano, rappresentanti dei due Enti Pubblici comproprietari al 50% della struttura.

L’importantissima novità di quest’anno è il cambio della direzione musicale che dalla prossima stagione sinfonica 2006/2007 sarà affidato al giovanissimo, ma già molto esperto, Maestro Antonello Manacorda (classe 1970, già primo violino diretto dal Maestro Abbado) subentrato ad Aldo Ceccato che per cinque anni ha condotto I Pomeriggi Musicali con unanime apprezzamento. In un’Italia accusata, a ragione molto spesso, di gerontocrazia si accoglie con molto favore la nomina di un professionista giovane, molto capace ed apprezzato come il Maestro Manacorda, scelta che, del resto, prosegue coerentemente quella che è stata da tempo una delle più feconde intuizioni dei Pomeriggi Musicali: sostenere e promuovere l’ascesa di giovani talenti.


Il programma della prossima stagione prosegue sui due binari dei concerti il giovedì sera e il sabato pomeriggio alle 17. Composto da 24 concerti, il programma è articolato, vivace, animato da ospitalità e presenze davvero importanti nel panorama musicale internazionale.

Si inizia con il concerto inaugurale giovedì 26 e sabato 28 ottobre, diretto dal M° Manacorda; la prima parte del cartellone coincide con la chiusura delle celebrazioni per l’anniversario mozartiano, abbiamo dunque in programma per l’inaugurazione una preziosa rarità, l’Oratorio “Davidde penitente”, a seguire “Bella vita militar” (16 e 18 novembre), “Vera ed eccellente amica” (30 novembre e 2 dicembre), “Se vuol ballar” (18 e 20 gennaio), “Musiche massoniche” (15 e 17 Febbraio). Il neodirettore spazierà inoltre su terreni interpretativi molto vari e diversi tra loro, affrontando celeberrime sinfonie come la Quarta di Beethoven e l’Ottava di Schubert, la musica francese da Couperin a Ravel, poi ancora Wagner e Strauss.

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