18th

Aprile

Il Museo del Design Italiano alla Triennale di Milano

Il Museo del Design Italiano arriva in modo permanente alla Triennale di Milano diretto da Joseph Grima. In esposizione i pezzi più iconici e rappresentativi del design italiano

Il Museo del Design Italiano arriva nello spazio della Curva della Triennale di Milano, diretto da Joseph Grima. L’area espositiva, inaugurata il 9 aprile in occasione della Milan Design Week, offre al pubblico (per la prima volta in modo permanente) la possibilità di ammirare i lavori più significativi del design Made in Italy. Gli oggetti sono selezionati tra i 1.600 pezzi della collezione della Triennale e riuniti da un comitato di alto spessore.

L’allestimento delle sale è volutamente minimal per mettere in risalto le opere. Il percorso espositivo, invece, rispetta un ordine cronologico ed è arricchito da approfondimenti utili a capire il contesto, la storia e le motivazioni ideologiche che hanno accompagnato la creazione di ogni lavoro.

“La mia visione è quella di riportare la Triennale alle sue origini. Un luogo in cui vengono considerati punti di vista diversi e vengono discussi argomenti controversi” afferma Stefano Boeri, presidente della Triennale.

XXII Triennale: il design ricostituente, la natura protagonista

Il progetto permanente diretto da Joseph Grima è la punta dell’iceberg delle numerose e ambiziose iniziative portate avanti dall’istituzione culturale internazionale. Infatti, La Triennale di Milano da sempre si impegna per dare luce alle eccellenze italiane nel campo dell’architettura e del design. In particolare, la XXII Triennale pone le sue radici nel concetto di design ricostituente. I protagonisti sono gli oggetti che reinterpretano il rapporto originario tra individuo e natura, senza tralasciare gli ecosistemi sociali che ne sono la causa e la conseguenza.

Tra le varie iniziative, va segnalata la mostra Broken Nature: Design Takes on Human Survival. Il progetto, curato da Paola Antonelli, indaga il legame tra uomo e ambiente, fortemente compromesso.

Nello stesso periodo di tempo (1 marzo – 1 settembre) è possibile visitare anche l’esposizione divulgativa scientifica La Nazione delle Piante. La mostra è curata da Stefano Mancuso, eccellenza mondiale nel campo della neurobiologia vegetale. L’idea di partenza è che l’unica soluzione per evitare un triste epilogo del nostro ecosistema sia guardare le piante con occhi nuovi. Si deve pensare, dunque, non solo a ciò che le gli esseri vegetali hanno da offrire, ma anche a quello che possono insegnare.

The Great Animal Orchestra è un altro dei progetti della XXII Triennale. La mostra è creata dal musicista e bioacoustician Bernie Krause ed è un viaggio in giro per il mondo alla scoperta di suoni di origine non umana. Nella mostra pluri-sensoriale, non solo è possibile ascoltare questi particolari versi animali, ma anche osservare la traduzione visuale dei paesaggi sonori effettuata dallo studio londinese United Visual Artists.

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