29th

Settembre

La nuova app per riconoscere i quadri

Arriva Magnus, la nuova app per riconoscere i quadri: la modalità è quella di Shazam, ma il soggetto è l’arte e non la musica

Se Shazam ha rappresentato un’innovazione, la nuova app per riconoscere i quadri è pura rivoluzione. Questo in quanto inserisce l’arte in un circuito che non le è proprio: quello dell’accessibilità. L’ambito pittorico, difatti, è sempre stato considerato un settore d’élite, in quanto il patrimonio artistico è immenso. Bisogna davvero esserne appassionati per riconoscere e distinguere due quadri dello stesso periodo storico al primo colpo. E, nemmeno in questo caso, è scontato che ci si riesca. Per considerarsi un intenditore d’arte, dunque, servono occhio, studio e dedizione. Insomma, non da tutti. E non per tutti.

Ma tranquilli. Grazie alla nostra recente scoperta dell’app Magnus non è più così. Un uomo che urla, una dama d’altri tempi che ti osserva, un giardino pieno di ninfee. Li abbiamo tutti stampati davanti agli occhi. Ma… chi, cosa, quando? Questa funziona esattamente come Shazam ed è già disponibile sull’App Store e su Google Play. Non informa solo circa il nome dell’opera, ma ne fornisce qualsiasi tipo di informazione a riguardo. Nome dell’autore del dipinto, riferimenti alla tecnica, valutazioni economiche, materiale usato per la realizzazione. Il tutto scattando una semplice foto dal nostro smartphone, grazie alla tecnologia di riconoscimento delle immagini.

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Da Magus a Smartify: le innovazioni nel mondo dell’arte

L’iniziativa prende il nome del suo ideatore, Magnus Resch, realizzatore anche del più grande database di arte contemporanea Larry’s List. “Ci sono stati molti ostacoli per dare vita a uno Shazam dell’arte. – Spiega Resch al New York Times. E continua –  Questo perché c’è molta più arte nel mondo di quante siano le canzoni”.  Magnus ha un database contenente ben oltre otto milioni di opere d’arte, numero che giustifica i tre anni di manutenzione dell’applicazione e i ritardi nel rilascio della stessa.

Magnus si rivela un ottimo modo per avvicinare la gente comune al mondo dell’arte. Ma non è l’unico. Va citata, infatti, anche Smartify, app che permette ai migliori musei del mondo di caricare le versioni digitalizzate delle proprie collezioni e ai visitatori di avere una ricca interpretazione di ogni opera.

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