29th

Aprile

Turn into me

Mentre la settimana della moda si strizza, s’addensa e impazzisce, i nomi del fashion system danno sfoggio di sè in ambito culturale. Dopo Trussardi, la Fondazione Prada ha portato due gioielli in città: il primo, diamante allo stato grezzo, è il progetto del nuovo spazio della fondazione in Largo Isarco, archeologia industriale con il tocco magico dell’architetto Rem Koolhaas. Il secondo gioiello è una mostra site-specific della giovane promessa svedese Nathalie Djurberg nell’attuale sede di via Fogazzaro.

SUGGESTIONE – Un’ampia distesa di moquette grigia dalla quale emergono gigantesche parti dal corpo. Casette e alberelli tozzi azzardano paesaggi boschivi. Una luce fioca che illumina solo dove necessario. E’ questo l’allestimento suggestivo progettato dall’artista per introdurci nel suo mondo di plastilina per vivere incubi inaspettati.

VIDEO IN STOP MOTION – Una selezione di filmati animati in stop-motion che catturano gli occhi: una cacciatrice antartica, un lupo che si prapara la colazione, una mamma con i suoi bambini. All’apparenza, tutto sembra semplice ed innocente, goffi personaggi sono i protagonisti di storie che improvvisamente virano nella violenza e nella sessualità sfrenata, con combinazioni incompatibili come infanzia e sesso, fiaba e horror. Il tutto condito con certo umore sardonico per prendere distanza dalla gravità del soggetto.

LACRIME – I brevi filmati spesso non durano più di 5 minuti ma riescono a narrare intere storie sulla condizione umana, in bilico tra il lirico e il grottesco. Guerra, violenza, sessualità senza barriere in scena per descrivere le pulsioni umane, spesso portando i personaggi alle lacrime, di rimorso o frustrazione sta a noi decidere. Le musica psicotiche di Hans Berg aggiungono al tutto un senso di collasso senza via di fuga. Imperdibile.

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