20th

Marzo

Arte in lingua dei segni per una cultura che non si ferma

Continua la campagna La cultura non si ferma, promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo. Aumentare l’offerta del patrimonio culturale fruibile da casa, ecco l’obiettivo. Disponibili quindi tre contributi video nella lingua dei segni pensati per diffondere la bellezza dell’arte. Oltre il museo, l’esercizio artistico a domicilio e per tutti

In questo periodo in cui musei, parchi archeologici, biblioteche, archivi, teatri, cinema sono chiusi a causa dell’emergenza Coronavirus, è importante diffondere cultura con altre modalità. Il Mibact, Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, si impegna attivamente in questa missione. Rende disponibile sulla rete alcuni luoghi statali veicolati attraverso la lingua dei segni per permettere davvero a tutti la partecipazione dell’arte tra le mura domestiche.

Il fine perseguito è quello di illustrare ai non udenti i reperti precolombiani della cultura Taìno al Museo delle Civiltà di Roma. Ancora i Giganti di Mont’e Prama al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e la statuaria classica al Museo Nazionale Romano. Tutto illustrato, appunto, con la lingua dei segni. Una bellissima iniziativa.

Con l’hashtag #iorestoacasa il Ministero, nel suo canale YouTube mostra dunque la maschera rituale indossata dai dignitari del popolo Taìno, i primi amerindi in cui si imbatté Cristoforo Colombo. Poi gli unici esempi di statuaria nuragica esistenti, i Giganti di Mont’e Prama, scoperti nel 1974 e ora conservati al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e infine la statuaria classica conservata al Museo Nazionale Romano.

Mipac, promotore di cultura

Sono molte le attività messe in campo dai musei italiani e sostenuti dal Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo. Durante questo momento di crisi sanitaria la cultura non si ferma e deve essere fruita da tutti. Il Mibact diffonde sapere. Rende disponibile sulla rete così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il dietro le quinte dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione.

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