20th

Aprile

Viaggiare ai tempi del Coronavirus

Non sarà facile tornare a viaggiare e avremo paura“. Viaggiare ai tempi del Coronavirus e come sarà dopo. Affrontiamo il tema con un noto travel blogger, Luca Vitiello. Che fare in pieno allarme Covid? Less is more. “Da quando è stato dichiarato il lockdown, ho scelto di sospendere la pubblicazione e di comparire raramente in prima persona (…) Con l’emergenza che va fortunatamente migliorando, pubblico di nuovo fotografie inedite dai miei viaggi. Ne percepivo l’esigenza

La valigia sul letto, quella di un lungo viaggio, rimarrà sul letto ancora per un bel po’. Si può partire, in qualche modo, ma solo con iPhone alla mano. La valigia, si suppone ancora a lungo, resterà lì dove si trova. È l’arte del viaggiare ai tempi del Coronavirus, tema molto discusso in questo periodo di emergenza sanitaria. Lo facciamo attraverso documentari, post o fotografie “Che riportano alla mente i bei ricordi“. Magari progettando il viaggio che faremo, chissà a partire da quando, però “Potrebbe essere la volta buona per riscoprire le bellezze di casa nostra. A volte ci sfuggono luoghi e attrazioni che abbiamo a un palmo dal nostro naso!“.

Ce lo racconta Luca Vitiello, campano, classe 1988, giornalista, travel blogger, videomaker (qui per vedere i suoi video), autore di guide di viaggio. Una laurea in giurisprudenza che però, precisa, “È un incidente di percorso“. Nel 2012 apre il suo blog di viaggi World Trips – viaggiandoconluca.it e da allora non si è mai fermato. Fino a collezionare più di 33mila follower su Instagram, follower che oggi “Mi chiedono di non smettere di pubblicare“.

Sì, viaggiare, dunque, ma ora, ai tempi del Coronavirus, senza cadere nell’abuso di pubblicazioni di post che rischiano di ottenere l’effetto contrario. Parola di chi, delle pubblicazioni e dei post di viaggio, ne fa un lavoro.

Luca, dopo un così lungo periodo di permanenza a casa, quale sarà la meta che sogni di vedere prima di ogni altra?
La prima cosa che farò sarà andare a respirare l’aria del mio mare. Mi fa strano averlo a due minuti da casa e non poterlo osservare dagli scogli. Di mete in giro per il mondo che sogno di vedere ne avrei davvero tante. Prima del lockdown avevo numerosi viaggi in programma e forse, ora come ora, ricomincerei dalle Filippine.

Sarà facile riprendere a viaggiare? Avremo paura? Di cosa?
Devo essere molto onesto su questo punto perché mi viene chiesto spesso da chi mi segue. Cerco di essere positivo ma credo che mai come in questo momento sia importante essere realisti. Non sarà facile tornare a viaggiare e avremo paura. Del contatto ravvicinato, del vicino di posto maleducato o indisciplinato. Avremo paura di non essere più in grado di godere del nostro tempo e della nostra libertà come prima. Ma sono certo che ne usciremo.

In questi giorni di quarantena la tecnologia, il digital, i Social Network sono molto presenti e hanno ruoli importanti. Come può la sola immagine di una meta lontana sostituire il viaggio che non possiamo ancora fare?
Non può sostituirlo ma può aiutare a non pensare, anche soltanto per un secondo, al momento che stiamo vivendo. Ne ho avuto prova di recente quando, dopo aver pubblicato una foto da un mio recente viaggio a Mykonos, ho ricevuto decine di messaggi di persone che mi chiedevano di non smettere di pubblicare. In fondo, le fotografie servono proprio a riportare alla mente i bei ricordi.

Insomma, il ruolo di blogger o influencer, in questo periodo, sembra amplificato. Viaggiare ai tempi del Coronavirus, se pur solo con la testa, significa, anche, fare riferimento a un travel blogger che posta ricordi, pillole, fotografie, nozioni. Una bella responsabilità…
È una grandissima responsabilità. Bisogna stare molto attenti al messaggio che passa, onde evitare di essere fraintesi. Dobbiamo remare tutti verso un interesse comune che è il bene del nostro paese e di tutti i cittadini. La salute prima di tutto. Non a caso, ho scelto di ritardare la pubblicazione di una serie di articoli sul mio blog, in attesa di tempi migliori.

 

Cosa bisogna fare per riuscire a viaggiare, se pur solo con la fantasia, in questo periodo, in caso di astinenza? Come non sentire la mancanza di un desiderio così grande come quello di partire per un viaggio?
Credo che un ottimo modo possa essere quello di rivedere i documentari di viaggio, rileggere articoli, approfondire la conoscenza di una destinazione preferita. Non mi vergogno ad ammettere che molto spesso riguardo i miei stessi documentari di viaggio e vado a cercare fotografie mai pubblicate sui social.

Cosa pensi dell’abuso del web di questi mesi? Un tema molto discusso è lo strafare sui Social e online delle persone, addetti ai lavori o meno. C’è chi lo condivide e chi ne è completamente contrario. Qual è il punto di vista di chi, come te, ha 33mila follower su IG?
Il mio punto di vista è semplice: less is more. Sono sempre stato uno a cui piace giocare in sottrazione. Non ho mai avuto grandi manie di protagonismo, nonostante il lavoro che faccio.

Da quando è stato dichiarato il lockdown, ho scelto di sospendere la pubblicazione di post su Instagram e ho scelto di comparire raramente in prima persona nelle mie stories. Una scelta che andava contro i miei stessi interessi perché è chiaro che un viso tira molto più di semplici scritte.

Da questa settimana, poi, con l’emergenza che va fortunatamente migliorando, ho scelto di tornare a pubblicare fotografie inedite dai miei viaggi. Ne percepivo proprio l’esigenza da parte dei miei followers e forse anche io avevo bisogno di sentirmi un minimo utile, tornando a coinvolgerli con alcuni scatti dal mondo.

Ultima domanda. L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio il mondo, Italia compresa, anche dal punto di vista turistico. Si deve ripartire dall’Italia, quando torneremo a viaggiare e quando sarà finito l’allarme Coronavirus? Dove andare?
Ottima domanda. Dobbiamo capire quali misure verranno prese dal governo per rilanciare l’economia del mondo turistico. Se sarà possibile spostarsi tra regioni anche lontane tra loro, in che condizioni sarà possibile viaggiare sui treni o in aereo. Sicuramente si ripartirà dall’Italia. Ci sono paesi, come la Spagna, che stanno ipotizzando una estate a porte chiuse per evitare contagi di ritorno.

A prescindere da tutto, credo sia utopistico pensare di spostarsi anche soltanto in Europa ma in fondo potrebbe essere la volta buona per riscoprire le bellezze di casa nostra. A volte ci sfuggono luoghi e attrazioni che abbiamo a un palmo dal nostro naso. Dove andare? Beh, dove ci porterà il cuore. A me piacerebbe tornare in Puglia ma anche in Sicilia o, perché no, visitare Firenze. Direi che in Italia abbiamo l’imbarazzo della scelta. Dobbiamo solo volerlo!

 

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#iostoacasa ********** Io sto a casa e come me dovreste farlo tutti. Questo è il momento della responsabilità e del buon senso. Stiamo vivendo una situazione straordinaria e d’emergenza del tutto nuova. È il momento che ciascuno, nel suo piccolo, faccia la propria parte limitando gli spostamenti e i contatti con gli altri. #Viaggiare in questo momento non è possibile ma possiamo continuare a farlo attraverso le fotografie. Prima seguiamo le regole, prima torneremo alla nostra vita. • • • • #viaggiandoconluca #worldtripsluca #burano #buranoisland #colorful #venezia #venice #veneziagram #veneziadavivere #living_destinations #veniceitaly #volgovenezia #bestitaliapics #italiamoremio #italy_vacations #topitalyphoto #ig_italia #yallersitalia #igersvenezia #alluring_venice #travelphotography #italia_inunoscatto #italia #italy #coronavirus #forzaitalia

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