8th

Novembre

Torino by light, Luci d’Artista

L’accostamento luci e città è decisamente evocativo

In parte richiama l’immagine di metropoli dalle sfolgororanti insegne ammallianti, dai mille lampioni accesi, dal luccichio dei fari delle auto che frenetiche scorazzano lungo i viali. Segni di una vita passata altrettanto di corsa. Eppure, da dieci anni Torino, che in quanto a ritmi di lavoro non scherza, si presta a un esperimento luminescente e artistico, che ha battezzato Luci d’Artista.

Luci della città

Le installazioni luminose di 19 artisti internazionali arrivano puntuali ogni anno sotto e sopra la Mole Antonelliana per portare l’arte (con tutto ciò che le si accompagna) nella vita dei cittadini torinesi, per questa volta dal 6 novembre fino al 13 gennaio prossimo. La particolarità di questa manifestazione è la partecipazione dei luoghi simbolici e storici, dei monumenti, delle vie e delle piazze all’opera d’arte stessa. Non si tratta di pure “sculture” ospitate in uno spazio pubblico, ma di installazioni che acquistano senso grazie allo scenario in cui si materializzano, sebbene ogni anno alcune “luci d’artista” cambino collocazione.

Fiori, numeri e meteo piramidi

Il pezzo forte del 2007 è Regno dei Fiori: nido cosmico di tutte le anime, di Nicola De Maria. Il suo progetto trasformerà le cornucopie e i lampioni di Piazza Vittorio Veneto. Mentre la Mole Antonelliana si presta ancora alla scalata, o meglio, al Volo dei Numeri ideato da Mario Merz, con la sequenza numerica di Fibonacci proiettata da una luce rossa in cima alla Mole. Non si può dire appartenga al filone “arte per l’arte” l’opera di Richi Ferrero, Lucedotto. Una grande gru bluette che quest’anno avrà una piramide appesa al suo gancio. Si tratta di una piramide barometro. Alla stregua delle statuine kitsch che circolavano nelle nostre case qualche anno fa, la piramide luminosa assumerà diversi colori preannunciando il tempo del giorno successivo. L’installazione tra Corso Lecce e Corso Regina Margherita sostituirà per qualche tempo i vari Giuliacci e co.

E’ di scena il colore

E’ passato da poco Halloween ma qualche spettro ha deciso di fermarsi a Torino. I Piccoli spiriti blu (neon circolari sospesi nel vuoto, o almeno questa è l’impressione) di Rebecca Horn aleggiano intorno al Monte dei Cappuccini. Tornano, ancora una volta come sparate fuori da un flessibile, le Schegge di luce di Mimmo Paladino su uno dei simboli di Torino, la Palazzina Fiat. Dopo l’episodio incorso alla Fontana di Trevi a Roma, il rosso trionfa ancora in Piazzetta Reale, dove una foschia rubescente si sparge intorno ad alcune vasche colme d’acqua, creando così un’opportunità per una passeggiata dal sapore magico.

Con il naso all’insù (o all’ingiù)

Qualche volta l’accoppiata luci e città innesca la discussione sull’inquinamento luminoso, che impedisce la visione di un bel cielo stellato. Chissà se ci ha pensato Carmelo Giammello quando ha creato per Via Roma il suo Planetario, la lunga successione di riproduzioni di costellazioni celesti, dalle Orse ad Orione. Forse no, ma per le prossime serate possiamo puntare il naso all’insù, ma anche intorno, in basso, a destra e a sinistra per godere di una Torino ingentilita, arricchita delle suggestive Luci d’Artista. Il cielo, questa volta, può attendere.

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