26th

Agosto

The Eagle: un’aquila che vola basso

Anno 140 d.C., Britannia, Impero Romano. Il comandante Marco Aquila (Channing Tatum), astuto stratega militare, è cresciuto patendo due sofferenze: l’assenza del padre, che partito in guerra non ha mai fatto ritorno, e il disonore che macchia il nome della sua famiglia. Il genitore è infatti accusato di aver causato la scomparsa dei 5mila soldati della Nona Legione, il cui simbolo è un’aquila. Aiutato dal servo Esca (Jamie Bell), Marco Aquila attraversa le mura di Adriano, spingendosi verso la Caledonia (l’attuale Scozia), alla ricerca della verità.

DA ROMANZO A MOVIE – Diretto dallo scozzese Kevin Macdonald (Un giorno a settembre, L’ultimo re di Scozia), The Eagle è un film storico tratto dal libro The Eagle of the Ninth, scritto dall’inglese Rosemary Sutcliff nel 1954. La pellicola ruota attorno ai temi dell’onore, della vendetta e del rapporto servo-padrone. Ma è come un’aquila che prova a volare in alto senza riuscirci. Se nei primi minuti è di particolare interesse il fugace focus sulle strategie marziali, tutto il resto è un vagare fra le desolate terre della Caledonia a forte rischio caduta d’attenzione da parte dello spettatore. Fortuna che ad affascinare gli astanti ci sono gli incantevoli paesaggi delle Highlands e la suggestiva colonna sonora composta da Atli Örvarsson.

WE WERE DANCERS – Già modello e ballerino, Channing Tatum (Step Up, Nemico pubblico, Fighting) ben veste i panni di adone-soldato romano, affiancato dall’esile Jamie Bell (Billy Elliot, King Kong, Defiance). L’uno statunitense, l’altro inglese. Due nazionalità volutamente scelte da Macdonald per il loro valore simbolico: “volevamo tracciare un’analogia tra l’imperialismo romano e la supremazia dell’esercito americano nel mondo contemporaneo. Di solito, nei film storici i romani sono intereprtati da attori inglesi. Oggi ha molto più senso che siano gli americani a interpretare i romani, perché l’impero è l’America”, sostiene il regista.

Il proposito dei produttori di The Eagle probabilmente è far conseguire a Marco Aquila lo successo che ha travolto il gladiatore Massimo Decimo Meridio. Al botteghino l’ardua sentenza. Con un pronosticabile pollice inverso. Al cinema dal 16 settembre.

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