27th

Ottobre

Shopping experience versione giapponese

Un consiglio che si può dare a chi è in partenza per Tokyo, di certo è quello di lasciare spazio in valigia per gli acquisti che si faranno durante la vacanza. Per quanto le guide turistiche parlino dell’impressionante quantità di negozi e dell’imponenza dei grandi magazzini, solo quando ci si trova in mezzo all’incredibile mole di abiti e accessori di ogni sorta si capisce che ogni descrizione è riduttiva. Alcuni nomi sono così noti da suonare familiari anche alle orecchie più inesperte.

AKIHABARA – La “città elettrica”, è senza dubbio il quartier generale dell’elettronica, il luogo adatto in cui trovare gioiellini tecnologici che l’Italia vedrà sui propri scaffali solo con mesi di differita. Il quartiere è anche noto per essere un solido punto di riferimento degli appassionati di anime e manga. Ginza, l’elengante quartiere del lusso. Grandi magazzini, marchi internazionali, pasticcerie e ristoranti si susseguono mentre il turista si chiede se mai riuscirà a vedere tutto. La città offre talmente tante cose da vedere e provare che ci si può sentire in colpa se si decide di dedicare più tempo del previsto tra le invitanti vetrine e gli scaffali colmi, ma alcuni templi dello shopping offrono particolarità che non possono mancare nel programma della vacanza.

VENUS FORT – A Odaiba, isola artificiale nella Baia di Tokyo, le particolarità non mancano di certo. Salta subito all’occhio una riproduzione, in scala ridotta, della Statua della Libertà, ma altre stranezze sono racchiuse tra le mura degli immancabili grandi magazzini che popolano anche questa parte della città. Dall’esterno Venus Fort non differisce dai comuni centri commerciali e anche girando per il primo piano non ci si imbatte in nulla di diverso da una fila di negozi che espongono i loro articoli. Salendo al secondo piano ci si accorge del perchè Venus Fort viene riportato sulle guide turistiche non solo per dovere di cronaca. Assolutamente geniale o tremendamente kitsch. Di certo il trovarsi in mezzo a una riproduzione in cartapesta delle strade dell’Europa del XVIII secolo non lascia indifferenti. Archi, colonne e finestre illuminate sono lo sfondo offerto per conciliare gli acquisti. Non abbiate paura di perdervi, i punti di riferimento non mancano. Potete orientarvi grazie a una fontana ornata da statue raffiguranti donne in peplo, oppure dirigervi verso la piazza della chiesa, dove è riprodotta – appunto – la facciata di una chiesa. Alzando lo sguardo ci si accorge che anche il soffitto riserva delle sorprese. Un cielo riprodotto al coperto dove le nuvole si rincorrono e si avvia gradualmente dal giorno alla notte.

DECKS TOKYO BEACH – Sempre Odaiba ospita un altro atipico luogo di perdizione per gli amanti dello shopping, ma non solo. Per avere un’idea delle dimensioni di questa Mecca del divertimento, basta dire che è divisa in due: la parte Seaside mall e quella Island mall. Il quarto piano della zona Seaside mall si ispira alle atmosfere anni ’40, affidandosi sempre alla cartapesta per le ricostruzioni, e ospita un negozio interamente dedicato ai pacchi sorpresa. Con 300 o 1000 Yen potete tentare la sorte e pescare, da uno dei svariati espositori, una “Lucky Box” che potrebbe contenere interessanti sorprese come un i-Pod o qualcosa di più modesto come un portachiavi. Anche la parte Island mall non rinuncia alla sua dose di cartapesta e la modella in modo da ricreare, su ben due piani (il sesto e il settimo) una Little Hong Kong con le tipiche lanterne rosse e ristoranti a tema. Volete gustarvi delle specialità cinesi ma non avete fame? Potete stimolare il vostro appetito facendo letteralmente qualche salto nel Muscle Park. Potete intrattenervi in una delle 9 sezioni in cui il parco a tema è diviso, compresa una dove mettere alla prova il cervello, giocando da soli, in coppia o con la famiglia. Ai più allenati si consiglia la “Sasuke zone”, riproduzione di una prova presente in un TV show giapponese, nella quale cimentarsi in prove di forza e agilità sotto gli occhi dei curiosi avventori. L’attività fisica non fa per voi?  I giochi virtuali presenti nella sezione Sega Joypolis permettono di divertirsi senza alzarsi dalla sedia.

SUNSHINE CITY – Sunshine City, situata nella zona di Ikebukuro, è conosciuta anche come “la città racchiusa in un unico edificio”. Si tratta di un complesso di edifici che raggiunge i 60 piani e si compone di uffici, negozi e luoghi di interesse culturale, come il Sunshine Planetarium e il Museo dell’Antico Oriente. Tra i tantissimi negozi che si avvicendano in questa città nella città, particolarmente interessanti possono risultare il negozio in cui ogni articolo viene venduto a 305 Yen ed East Boy, specializzato nella vendita del tipico abbigliamento da studenti. Per chi non soffre di vertigini o di claustrifobia c’è la possibilità di salire sulla piattaforma panoramica. Bastano 600 Yen e un ascensore in grado di fare 60 piani in 35 secondi, che porta i visitatori sulla vetta del palazzo distraendoli con giochi di luce a tema ittico – in onore del Sunshine International Aquarium, l’acquario alla più elevata altitudine del mondo.

SHIBUYA 109 – Non si può parlare di shopping a Tokyo senza citare il celebre quartiere di Shibuya. Prima di restare ipnotizzati dalle luci invitanti dei numerosi negozi, è d’obbligo una sosta alla statua di Hachiko. La statua celebra la fedeltà e l’amore di un cane di razza Akita per il suo padrone. Hachiko era solito aspettare davanti alla stazione il ritorno del suo padrone, e quando quest’ultimo è morto mentre si tornava a lavoro, il fedele amico è rimasto lì ad aspettarlo per 11 anni. Shibuya 109 si può descrivere come il sogno proibito di ogni ragazza: 10 piani interamente dedicati al genere femminile. Una cornucopia colma di abiti, scarpe e qualsiasi accessorio immaginabile dove aggirarsi e restare colpiti sia da ciò che gli espositori offrono sia dallo stile delle ragazze giapponesi. I ragazzi devono accontentarsi dei 3 piani messi a disposizione da Shibuya 109-2, la sezione maschile situata nella strada parallela, ma anche loro avranno modo di stupirsi grazie ad articoli come i leggings tigrati in lamè.

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