10th

Aprile

Pinacoteca di Brera e Haltadefinizione, incontri ravvicinati con l’arte

I capolavori da Raffaello a Mantegna da oggi si possono ammirare in altissima definizione, dal salotto di casa. La Pinacoteca di Brera e Haltadefinizione mettono a disposizione sul sito del museo milanese immagini delle più importanti opere in collezione con ingrandimento dei dettagli fino a 40 volte la loro misura reale

Pinacoteca di Brera in Haltadefinizione. Il Bacio di Hayez, lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, L’Adorazione dei Magi di Correggio e il Cristo morto del Mantegna, tra i capolavori della Pinacoteca di Brera, così non si erano mai visti. Con le sale del museo ancora chiuse a causa dell’emergenza Coronavirus, la Pinacoteca rende infatti disponibili sul sito immagini ad altissima definizione delle opere più importanti della sua collezione. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con Haltadefinizione, tech-company specializzata nella digitalizzazione di beni culturali in gigapixel.

Si tratta di un’operazione straordinaria che la Pinacoteca lancia in ambito della campagna promossa dal Mibact #laculturanonsiferma. I visori multimediali presenti sul sito del museo consentono infatti di entrare quasi letteralmente nei dipinti. E di far vedere anche ciò che a volte, di fronte alle opere originali, l’occhio non riesce a cogliere ed apprezzare. Il grado di risoluzione delle immagini è tale da innescare un approccio completamente nuovo ai dipinti. I visitatori virtuali possono individuare anche i più piccoli dettagli dell’opera, quasi arrivando al cuore e al sentimento degli artisti.

Pinacoteca di Brera in Haltadefinizione. “In questo momento in cui nessuno può godere del capolavoro di Raffaello di persona, renderlo accessibile in alta risoluzione, permettere a tutti di esplorarlo. È una espressione perfetta del potere dell’arte e dei valori della Pinacoteca” dice James Bradburne direttore della Pinacoteca di Brera e della biblioteca Braidense.

Il Gigapixel garantisce immagini in altissima definizione. Questo perché macchine speciali realizzano centinaia, a volte migliaia, di macro fotografie dei dettagli di un’opera. Quindi le mettono insieme, come fosse un mosaico, per comporre un’unica grande immagine.

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