18th

Dicembre

Old Wild West

COME IN UN SALOON – Anche Milano ha il suo angolo di selvaggio west. Quello che tanto ricorda i film animati da indiani, sceriffi e cowboy. Solo che in questo caso le atmosfere sono decisamente più tranquille e il personale è gentile e cordiale. Un posticino perfetto per trascorrere qualche ora di sana allegria in compagnia degli amici o della famiglia, visto che qui i bambini sono sempre i benvenuti. Tavolini, sedie e sgabelli in legno scuro, ruote di carri per lampadari e alcune panche e tavoloni posizionati in modo tale da rammentare i carriaggi western, con tanto di tenda ad arco sopra il capo: l’Old Wild West è il posto giusto per mangiare in maniera non banale. Così come strana (ma vera) è la possibilità gettare per terra i gusci delle noccioline senza sentire il solito rimprovero. Anzi, qui il rito dello sgusciare e del gettare è quasi d’obbligo, per sentirsi a tutti gli effetti spiriti liberi.

OK IL GUSTO è GIUSTO – Di Old Wild West non ce n’è solo uno. Da Udine a Catania, la giovane catena in franchising dispensa suggestioni american style. Ma questo un po’ particolare lo è. Anzitutto perché è il primo a trovarsi in centro storico e poi perché è pioniere nella proposta enologica. In lista vi sono, infatti, nettari come il Chianti Colli Senesi, il Morellino di Scansano, il Pinot Grigio e il Nero d’Avola, al fine di soddisfare le esigenze di chi apprezza una buona etichetta durante il pasto. Il titolare Lino Manni (coadiuvato Giuseppe Pintomarro) ha voluto fare le cose in modo raffinato, curando tutti i dettagli. E la cucina è un altro punto di forza. Ricette appetitose, sempre giocate sull’equilibrio dei sapori e mai esageratamente piccanti (al limite lo si chiede).

A PRANZO E A CENA – In menu sono tante le tenerezze da gustare. Soprattutto le carni, rigorosamente argentine di prima scelta e preparate a dovere. Come quelle che vanno sotto il nome di Grand canyon: Squaw steak (bistecca di roast-beef e patate steak house); Cherokee (tagliata con rucola, grana a scaglie e patate); Sioux beef (filetto da 180 grammi con patate); Red Crow (spiedini con bocconcini di roast-beef avvolti nel bacon, peperoni e cipolla e contono di patatine); Buffalo Bill steak (costata di manzo grigliata al punto giusto) e grigliata del generale Custer (manzo, pollo, salsiccia,würstel, verdure alla griglia, patate e salsa). Ottima, comunque, è anche la carne bianca, o meglio la white mountain: Cheyenne chicken (petto di pollo alla griglia con bacon, patate e salsa); golden wings (alette di pollo fritte e speziate, servite con patate fritte e salsina); würstel Eldorado (coppia di würstel di puro suino avvolti nel bacon e serviti con bastoncini di patate al mais e salsina) e il mitico galletto Old Wild West, di circa 600 grammi, cotto allo spiedo, speziato e servito con patate fritte, salsa e pane tostato. Da mangiare con le mani, ovviamente. Chiaro è che non bisogna dimenticare le altre leccornie: antipastini vari come i gringos nachos (triangolini di mais con salse varie), i peperoni Fort Laramie (ripieni di formaggio), le onion rings, le crocchette Kociss (di patate ma con una morbida anima di formaggio e spezie) e i chicken nuggets (bocconcini di pollo fritti, ricoperti di fiocchi di mais tostati); le declinazioni dell’hamburger (da provare Toro Seduto, doppio hamburger con bacon, formaggio fuso, cipolla e lattuga); le specialità tex-mex quali nachos del sol (triangolini di mais caldi con pomodoro, formaggio fuso, pezzetti ci carne di maiale, jalapeños e guacamole), frijoles del conquistador (piatto tipico di fagioli con carne di maiale in salsa chili piccante), burrito Sierra Nevada (tortillas di grano con carne di pollo e verdure in padella con contorno di riso e mais) e burrito mesa verde (tortillas con formaggio e verdure in padella servite con riso e mais) e le insalatone. Per finire con i dolci: brownies, cheese cake, soufflé due lune ( al cioccolato e caffè), apple kiss (scrigno di pasta fillo farcito con crema di mandorle e pezzetti di mela). E per i bimbi, quattro mini menu a scelta fra hamburger, hot dog, spiedini di pollo e toast, con corredo di patatine, salsa, bibita piccola e gadget finale (un simpatico animaletto in stoffa da collezionare). 

AL SORSO – Ricca la lista dei drink: cocktail, bibite, vini e ottime birre, sia in bottiglia che alla spina (dove non manca la leggera weiss).

IN ALLEGRIA – Una steak house ideale anche per feste private. Tanto, di spazio ce n’è parecchio. Oltre al locale al piano terra, vi è infatti un’altra grande sala al piano inferiore, perfetta per tavolate conviviali.

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