6th

Maggio

La rosa purpurea di Milano

E’ il fiore all”occhiello della stagione culturale milanese, diciamolo. Ha per simbolo una rosa rossa, che – ormai da nove anni – sboccia all’ombra della Madonnina per 15 giorni per poi richiudersi e tornare dopo dodici mesi. E’ La Milanesiana, voluta e creata da Elisabetta Sgarbi, la quale si ostina (secondo il parere del fratello Vittorio), a chiamare il suo ciclo di incontri e spettacoli “festival”.

I MAGNIFICI QUATTRO – La Milanesiana è un appuntamento immancabile per chi vive la città a caccia di eventi di qualità e irripetibili. Nata sotto il segno della poliedricità, da sempre il suo obiettivo è quello di mettere le discipline a confronto, trasformando Milano in luogo di incontro per i rappresentanti più meritevoli delle arti, della religione, della scienza e del pensiero. L’edizione 2008, la nona appunto, non si esime e propone come titolo I quattro elementi, Fuoco Aria Terra Acqua. Ricorda infatti Elisabetta Sgarbi: “Si tratta di un tema antico come il mondo. Empedocle scrisse: da queste radici deriva la varietà dell’universo, dalla contaminazione dei quattro elementi, la varietà del mondo. Proprio il desiderio di combinare i diversi saperi anima lo spirito della Milanesiana“.

DIAMO I NUMERI – Prosegue ancora la Sgarbi,  prima di presentare il programma di quest’anno: “Sono molte le personalità che già in passato hanno partecipato al nostro Festival e che ora tornano a Milano come ospiti. E’ segno che il traguardo della necessità del confronto è stato raggiunto“.  Tra gli altri, sono attesi 7 premi Nobel, 2 premi Pulitzer, un premio Abel (prestigioso riconoscimento nel campo della matematica), un premio Cervantes ed un premio Oscar, insieme a tanti altri che si incontreranno a partire dal 27 giugno, fino all’11 luglio, tra gli spazi a disposizione: Spazio Oberdan, Teatro Dal Verme, Teatro degli Arcimboldi, Sala Buzzati e Museo della Scienza e della Tecnologia (per la rassegna Aperitivo con gli autori). 

CHI C’E’, C’E’ – Da segnalare sono sicuramente i passaggi dei Jethro Tull (mercoledì 2 luglio), dopo l’incontro tra lo scrittore David Leavitt e Robert Laughlin; Giovanni Reale, Ermanno Olmi con lo scrittore Nobel cinese Gao Xingjan (martedì 1 luglio); le presenze reduci dalla Fiera del Libro di Torino di Amos Oz ed Ernesto Ferrero (28 giugno), Abraham Yehoshua (30 giugno) o Paulo Coelho a confronto col matematico Michael Atiyah (3 luglio). Umberto Eco e Toni Servillo daranno una lezione sul tema del fuoco (7 luglio), mentre Claude Chabrol e Roberto Calasso, con enrico Ghezzi discuteranno di un quinto elemento.

La Milanesiana è quella cosa che ti fa chiedere: che ci fanno Mario Monicelli, Patrick McGrath, William Friedkin (regista de L’esorcista) riuniti in una sola giornata? Ecco, succede (4 luglio). E in quei 15 giorni di Festival non è neanche poi tanto insolito.

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