7th

Luglio

green style a tavola

Insalate sfigate? No. Versatilità, impatto estetico e creatività: la cucina naturale è un mondo da scoprire. Rappresenta uno dei trend alimentari degli ultimi anni e il numero dei suoi seguaci è in continua crescita. Un universo colorato, leggero e sorprendentemente gustoso. Lo hanno dimostrato recentemente gli chef in gara a The Vegetarian Chance, il primo concorso internazionale dedicato alla cucina vegetariana che si è svolto al Joia di Milano, casa gourmet dello chef Pietro Leemann. “Ci sono due principali tendenze gastronomiche: nei Paesi del Nord si fanno molti esperimenti sulla fermentazione e si mescola di più nel piatto, mentre in Italia si lavora tanto sul gusto, sulla sua essenza e sull'estetica”, racconta il maitre-cuisinier stellato. E così, la cuoca free-lance Daniela Cicione ha conquistato il podio grazie a un suggestivo cous cous di mais con cagliata di mandorle affumicata, fiori di zucchina essiccata e ortaggi. A seguire, l'olandese Femke van den Heuvel è stata premiata per la ricerca sugli ingredienti: prive di sale e zucchero aggiunti, le sue creazioni strizzano l'occhio all'Oriente utilizzando solo materie prime dei Paesi Bassi. Mentre Antonia Klugmannn del ristorante Venissa di Venezia si è aggiudicata la menzione Cucina vegetariana del futuro, per la capacità di puntare sull'essenzialità dei sapori.

Per apprezzare il green style non è necessario essere vegetariani. Anzi, spesso la cucina naturale stupisce per la capacità di dar vita a portate eclettiche, salutari e altrettanto golose. Ecco allora 4 indirizzi meneghini che sfoggiano con fierezza il pollice verde.

1.JOIA
Corpo, mente e spirito perfettamente in armonia. Su questo principio si fonda l’alta cucina naturale del Joia, l’unico ristorante veg d’Europa che vanta una stella Michelin. Per le sue creazioni ad alto tasso gourmet lo chef Pietro Leemann si ispira alla filosofia di Rupert Steiner, ma anche all’approccio alimentare orientale e all’ayurveda. Composizioni creative e di grande rigore estetico, materie prime biologiche e biodinamiche, tutto homemade: un’esperienza a 360 gradi.

2.GHEA La cucina vegana, priva di ogni derivato animale, è di scena al Ghea. L’enfant prodige Matteo Febbraio propone piatti aromatici che giocano con forme e consistenze. Protagonisti? Legumi, verdure, cereali e farine alternative. Materie prime che assumono nuove forme in intriganti e pittoriche interpretazioni, salutari e mai scontate: dai ravioli aperti di pasta fresca alle cornucopie di grano duro e farro croccanti, passando per i dischi farciti di barbabietola marinata alle erbe.

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