20th

Giugno

Varsavia, capitale dell’Est

Io e Joanna abbiamo in comune l’appartenenza alla stessa generazione. Io sono cresciuto nel Sud Italia, ma lei in una città dell’Est Europa: “Mi ricordo quando da ragazzina andavamo a scuola vestiti tutti uguali. Le vetrine dei negozi erano perlopiù vuote, ma noi ci sentivamo felici con le piccole cose. Adesso guardo mia figlia e mi rendo conto di quanto sia cambiato tutto”. Non fa in tempo a mostrarmi la foto della sua bellissima bimba che la nostra auto è già arrivata a destinazione. Siamo a Varsavia, capitale della Polonia, la terra che non ha mai smesso di pulsare: dall’espressività musicale di Chopin (1810-1849) alla poetica cinematografica di Kiewslowsky (1941-1996), dalla carica ribelle del politico sognatore Walesa (1942) al carisma spirituale di Wojtyla (1920-2005), il polacco che, impacciato con la nostra lingua, commosse l’Italia e il mondo con la frase “Se mi sbaglio, mi corrigerete”.

FARO DELL’EST – Quella accogliente di oggi è la stessa Varsavia, ferita dalla ferocia nazista che tentò invano di cancellarle la memoria. Quella incantevole che visitiamo è la stessa Varsavia offuscata dal regime, che ne rallentò lo slancio verso il futuro. La capitale polacca può davvero incantare il turista, a patto che la viva con intensità, respirando i passaggi storici celati in ogni angolo di questo crocevia di stili diversi: dal barocco all’imponenza dell’architettura sovietica.

MEMORIE E MODERNITA’ – Si scorgono vecchie glorie passeggiando nella città vecchia tra la pittoresca Rynek Starego Miasta (al centro c’è la sirenetta, simbolo della città),  Plac Zamkowy e Zamek Kròlewski con il castello reale (www.zamek-krolewski.pl, ingresso libero la domenica). Sostate nella Cattedrale e dedicate un’oretta al Museo della Storia della città (www.mhw.pl). La Città Nuova conferma la sua verve se provate a percorrere l’Ulica Freta, la Rynek Nowego Miasta o vi soffermate sui particolari dei palazzi che si fronteggiano sulla Krakowskie (Palac Namiesini-kowski), Przedmiéscie (primeggia il complesso dell’Università) e la Nowy Swiat (avrete già incontrato la statua di Copernico), spingendosi fino al Teatro Wielki o nella zona moderna tra il Palazzo della cultura e della scienza o i grattacieli post-moderni. Dopo una pausa riflessiva al monumento agli eroi nel Ghetto ebraico, c’è un fremito emotivo nella visita al museo dell’Insurrezione di Varsavia (www.1944.pl): multimediale e interattivo, è uno dei migliori allestimenti europei per ripercorrere una drammatica pagina di storia locale.

RELAX A CIELO APERTO – Passeggiate lungo la Vistola oppure godetevi sulla riva destra del fiume il quartiere Praga: popolare e underground, l’area è l’unica scampata alla distruzione della guerra. Mettetevi a caccia di gallerie, studi dei pittori, vecchi edifici del XIX secolo e bazar. La domenica pomeriggio il reale Parco Lazienki (www.lazienki-krolewskie.pl) si trasforma nell’Hyde Park dell’Est: tra laghetti, verde e romantici giardini, i polacchi si incontrano qui e si godono gli spettacoli parsi ovunque. Da non perdere è il doppio concerto gratuito (ore 12 e 16) che ogni domenica si tiene da maggio e settembre sotto al monumento di Chopin: pianisti polacchi eseguono il meglio del repertorio del compositore. “E’ davvero spettacolare ritrovare così tanti giovani che sognano con la musica di Chopin. La musica è importante nella storia del popolo polacco”, mi sussurra la nostra guida per un giorno Grazyna Kalinska. Tra i prossimi nomi in cartellone ci sono Maria Gabrys (22 giugno), Magdalena Lisak (29 giugno), Jerzy Romaniuk (20 luglio) e Agnieszka Korbecka (3 agosto). Infine, escursione obbligatoria a Wilanow (dal centro bus 116 e 180), la residenza di re Jan III Sobiesky poco fuori dal centro (www.wilanow-palac.art.pl).

SHOPPING E NIGHTLIFE – I gioielli d’ambra luccicano nelle vetrine di MP (Rynek Starego Miasta), le vetrine di 180 negozi si affollano nel maestoso centro commerciale Arkadia (www.arkadia.com.pl), la cultura è a vista negli scaffali di Traffic Club (Ulica Bracka), delizie tra formaggi e salumi si contendono i palati a Hala Koszyki (Ulica Koszykowa). E la vita notturna? Si anima in diverse parti della città: dai cocktail del Lezaki (Ulica Piwna) al punk di Le Madame (Ulika Kozla), dal glamour di The Cinnamon (Plac Pilsudskiego) ai sospiri bohemien di U Krawca.

A TAVOLA  – La cucina polacca propone una serie di pietanze appetitose, da accompagnare con corpose birre locali o acqua minerale Kropla Si inizia con le zuppe (suggeriamo Bowszoz Chtodnk), per continuare con aringhe con cipolla o un piatto di pierogi (una specie dei nostri tortellini) con spinaci. Per secondo immergetevi in carne di cinghiale con salsa di funghi, contorno di grano saraceno e barbabietola rossa. Per dolce c’è una torta di mele con crema o una fetta di torta WZ (Est-Ovest), accompagnata da un buon bicchiere di vodka. Dove mangiare? Dalla location polifunzionale e curata nel design di i Bambini di Praga (www.bambinidipraga.pl) agli eccessi barocchi del ristorante Florian (www.florian.pl), senza tralasciare un ristorante di cucina tipica come Oberza Pod Czerwonym Wieprzem (www.czerwonywieprz.pl): c’è un simpatico doppio menu per “borghesi” e “proletari” (Euro 25/30).

DOVE ALLOGGIARE E COME ARRIVARE – Oltre agli ostelli (www.hostelbookers.com), ci sono più soluzioni: dall’originale Castle Inn (doppia da Euro 70) nella città vecchia (www.castleinn.pl), con le camere arredate da artisti locali, al confortevole hotel Hetman (doppia da Euro 80, www.hotelhetman.pl) nel quartiere Praga. Da Milano la soluzione più economica per raggiungere Varsavia sono i voli Wizzair.com (da Orio al Serio, 50/60 euro A/R) o Volareweb.com (da Malpensa, 70/80 euro A/R).

IN TASCA – Varsavia è sintetizzata in modo pratico e schematico nella guida Cartoville (Touring, Euro 9,50): carte pieghevoli, suggerimenti pratici per tutti i gusti e per tutte le tasche. Trenta pagine sono dedicate alla capitale polacca nella volume cult della serie guide verdi Polonia (Touring, Euro 22). Affidatevi pure ad uno dei marchi del turismo per eccellenza (http://www.touringclub.com).

Comments are closed.